Atene (Grecia), 9 nov. (LaPresse/AP) – L’annuncio del nuovo primo ministro ad interim che guiderà la Grecia arriverà in giornata. Si è infatti appena concluso il secondo giorno di colloqui fra Papandreou e il leader dell’opposizione Antonis Samaras per scegliere chi guiderà il governo transitorio di unità nazionale. Dopo la mezzanotte è arrivata la conferma da parte di un funzionario del governo, rimasto anonimo: i nomi dei nuovi ministri saranno annunciati nel pomeriggio. A mezzogiorno il primo ministro George Papandreou incontrerà il presidente Karolos Papoulias. Quest’ultimo presiederà successivamente un incontro dei leader dei partiti, in seguito al quale sarà annunciato il nuovo governo. Il colloqui tra Papandreou e il leader dell’opposizione Antonis Samaras erano iniziati lunedì.
Un funzionario del partito conservatore ha rivelato nelle scorse ore che a bloccare i colloqui è stata anche la scelta del nuovo ministro delle Finanze. Secondo questa fonte e un esponente del governo, il favorito a prendere il posto di Evangelos Venizelos sarebbe Panagiotis Roumeliotis, rappresentante di Atene al Fondo monetario internazionale.
I due principali candidati a ricoprire il ruolo di primo ministro rimangono invece l’ex vice presidente della Banca centrale europea Lucas Papademos e il mediatore europeo Nikiforos Diamandouros. Nei giorni passati si è comunque fatto il nome anche dell’ex commissario europeo per l’Ambiente Stavros Dimas, come persona che potrebbe ricoprire un ruolo di rilievo nel nuovo esecutivo.
Ieri mattina, i ministri del Gabinetto greco hanno presentato le dimissioni al premier George Papandreou spianando la strada per la creazione del nuovo esecutivo di coalizione. “Abbiamo presentato le nostre dimissioni al primo ministro per aiutarlo con le sue azioni”, ha detto il ministro del Turismo George Nikitiadis. “La mia sensazione – ha aggiunto – è che stasera avremo un nome del nuovo primo ministro”.
Domenica Papandreou e Samaras hanno raggiunto un accordo in base al quale il primo si dimetterà per permettere l’insediamento di un governo di unità nazionale, che avrà principalmente il compito di realizzare le misure richieste da Ue ed Fmi e di assicurare ad Atene la possibilità di ottenere il secondo pacchetto di salvataggio europeo da 130 miliardi di euro. La decisione di ricorrere a un governo transitorio di unità è stata presa nel tentativo di arginare la crisi politica scoppiata la scorsa settimana dopo che Papandreou ha annunciato di voler sottoporre a referendum il nuovo accordo sul debito raggiunto con Bruxelles, proposta poi ritirata giovedì.
Senza i fondi dell’Europa la Grecia fallirebbe prima di Natale, con il rischio di mandare il crisi il sistema bancario europeo e potenzialmente spingere in recessione l’economia globale. Al termine dell’incontro di ieri a Bruxelles, il presidente dell’eurogruppo Jean-Claude Juncker ha detto che Papandreou e Samaras devono firmare insieme una lettera per riaffermare il loro impegno per i salvataggi della Grecia e per applicare le riforme economiche prima che venga erogata l’ultima rata da 8 miliardi di euro del primo pacchetto di salvataggio da 110 miliardi.
Da maggio del 2010 la Grecia è riuscita a sopravvivere alla crisi finanziaria grazie al pacchetto di salvataggio da 110 miliardi di euro pianificato dall’eurozona e dal Fondo monetario internazionale, ma ora non è più sufficiente. Per questo è stato ideato un secondo pacchetto di salvataggio che coinvolge anche i privati detentori di titoli di Stato, che hanno acconsentito a cancellare il 50% del debito greco in loro possesso. Oggi si è tenuta un’asta di titoli del Tesoro greci a 26 settimane, da cui il governo di Atene ha raccolto 1,3 miliardi di euro. Il rendimento si è attestato al 4,89%, leggermente più alto rispetto a quello dell’asta dello scorso 11 ottobre, in cui era stato del 4,86%.
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