Van (Turchia), 10 nov. (LaPresse/AP) – Continuano senza sosta le operazioni di soccorso a Van, dopo che ieri sera una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 5,7, ha colpito l’est della Turchia, già devastato da un forte sisma il 23 ottobre, che aveva provocato 600 vittime. In città sono collassati almeno 25 edifici. Le ricerche, però, si concentrano soprattutto sulle macerie di due hotel, il Bayram e l’Aslan, dove alloggiavano diverse persone tra cui giornalisti. Le vittime per ora sono 10, mentre gli estratti vive 28. Tra le persone recuperate in mattinata anche due soccorritori giapponesi, uno dei quali però, Atsushi Miyazaki, è morto poco dopo in ospedale per le ferite riportate. Prima di trasportare l’uomo in ospedale, i soccorritori hanno provato a rianimarlo per 15 minuti. La sua collega, la 32enne Miyuki Konnai, è invece riuscita a sopravvivere. Secondo Recep Salci, membro delle squadre di ricerca Akut, i cani hanno indicato che potrebbero esserci altri sopravvissuti sotto le macerie.

Intanto a Van si scatena la protesta contro gli amministratori, accusati di non aver fatto abbastanza per proteggere i cittadini dopo che il terremoto di ottobre aveva già provocato 600 vittime. Decine di residenti si sono scagliate contro le autorità locali accusandole di non aver ispezionato con attenzione gli edifici già danneggiati. La folla ha chiesto le dimissioni del governatore Munir Karaloglu, poco dopo il suo arrivo sulla scena dei soccorsi con il vicepremier Besir Atalay. Quest’ultimo ha provato a parlare con i manifestanti, ma in seguito ai fischi se n’è andato. La polizia in assetto antisommossa ha quindi caricato la folla con manganelli, e nella confusione alcune persone, tra cui almeno un giornalista, sono cadute. La polizia ha anche usato spray al peperoncino per disperdere la protesta, infastidendo in questo modo anche soccorritori e personale medico impegnati nelle operazioni di recupero dalle macerie dei nuovi edifici crollati.

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