Cina, uomo si dà fuoco in piazza Tienanmen. Notizia a lungo nascosta

Pechino (Cina), 17 nov. (LaPresse/AP) – Un uomo di 42 anni si è dato fuoco a Pechino a piazza Tienanmen, simbolo delle proteste pro democratiche del 1989 in Cina. Il fatto risale al 21 ottobre ma è rimasto nascosto per tre settimane. A diffondere la notizia per primo è stato il quotidiano Daily Telegraph, che ha pubblicato l’immagine ricevuta da un turista britannico che aveva fotografato l’autoimmolazione nella piazza. Il fatto è stato quindi confermato dalla polizia di Pechino, che ha spiegato che alcuni agenti sul posto hanno spento subito le fiamme e hanno portato l’autore del gesto, Wang, in ospedale. L’uomo, spiega l’Ufficio della sicurezza pubblica di Pechino, “si ora è ripreso. Secondo un’indagine, Wang (residente di Huanggang nella provincia di Hubei) ha compiuto questo gesto estremo per il malcontento legato all’esito di una causa civile in un tribunale locale”.

Quello di Wang è il primo tentativo di autoimmolazione degli ultimi cinque anni nella piazza simbolo delle rivolte. L’ultimo episodio simile risale infatti al 2006, quando un operaio si diede fuoco sperando di riuscire a ottenere lo stipendio che gli era stato promesso. Anche allora le fiamme erano state spente subito e l’uomo era stato portato in ospedale. Prima di allora, nel 2001 cinque persone si erano date fuoco nella piazza e due di loro (una donna e la figlia di 12 anni) erano morte. In quel caso le autorità avevano attribuito la reponsabilità del gesto a Falun Dafa, movimento spirituale osteggiato dal governo. Nel 2003, toccò a un lavoratore che era stato licenziato. Appena due settimane prima un altro uomo aveva fatto lo stesso per protestare contro la demolizione della sua casa.

Solitamente gli episodi di autoimmolazione in Cina avvengono in segno di protesta contro il governo, quando questo non tiene contro di reclami dei cittadini. Nei giorni scorsi una donna di 81 anni è morta per essersi data fuoco dopo che le autorità hanno provato a demolire la sua abitazione. Negli ultimi mesi in Tibet molti monaci o ex monaci si sono dati fuoco in segno di protesta contro il governo centrale cinese.