Bassora (Iraq), 24 nov. (LaPresse/AP) – Almeno 19 persone sono morte e 64 sono rimaste ferite in seguito all’esplosione di tre bombe in un mercato all’aperto di Bassora, importante centro petrolifero a 550 chilometri a sudest di Baghdad. Gran parte delle vittime sono agenti di polizia e delle forze di sicurezza giunti sul posto per fornire aiuto dopo lo scoppio delle prime due bombe, e investiti dalla deflagrazione del terzo ordigno. È stato proprio quest’ultimo a causare tutte le vittime e quasi tutti i feriti.
Kamal Ali stava lavorando in un negozio di vestiti dall’altra parte della strada, quando è avvenuto l’attentato. Dopo la prima esplosione, racconta, i passanti si sono radunati per dare aiuto. Quindi, cinque minuti dopo, si è verificato il secondo scoppio, in seguito al quale la gente terrorizzata si è messa in fuga. Sul posto sono arrivate le forze di sicurezza ed è esplosa la terza bomba. “Molte delle vittime – spiega l’uomo – sono proprio poliziotti e soldati arrivati per prestare aiuto alle vittime e isolare la scena. Hanno sacrificato la propria vita per la povera gente”.
La conferma dell’attentato è arrivata anche dal leader del Consiglio provinciale di Bassora, Ahmed al-Sulaiti. “Non possiamo incolpare le forze di sicurezza per questo fatto. Sono state tra le persone più colpite”, ha spiegato telefonicamente. A Bassora hanno sede molte compagnie petrolifere straniere. Per ora non ci sono state rivendicazioni dell’attacco e non è chiaro se sia stato opera di estremisti sunniti o delle milizie sciite, molto presenti in zona.
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