Bhopal (India), 2 dic. (LaPresse/AP) – Circa 200 sopravvissuti al disastro dell’industria di Bhopal, in India, hanno protestato oggi nei pressi della fabbrica contro la decisione di accettare Dow Chemicals come sponsor delle Olimpiadi di Londra del 2012. In occasione del 27esimo anniversario del disastro, i manifestanti hanno bruciato dei manichini che raffiguravano Sebastian Coe, presidente del comitato organizzatore dei giochi di Londra 2012 e Vijay Kumar Malhotra, a capo del comitato olimpico indiano. Alcuni manifestanti portavano cartelli con scritto ‘Abbasso le Olimpiadi di Londra’ e ‘Vogliamo giustizia’. Il 2 dicembre del 1984 da una fabbrica di pesticidi di Bhopal, allora gestita da Union Carbide e successivamente passata in mano a Dow Chemicals, fuoriuscì una nube tossica che provocò inizialmente la morte di circa 3mila persone. I decessi legati all’incidente sono però molti di più, circa 15mila, perché molte persone morirono in un secondo momento per l’intossicazione.
Dow Chemicals, sponsor alle prossime Olimpiadi, ha rilevato Union Carbide nel 2001, ma nega ogni coinvolgimento nella gestione successiva al disastro e sostiene che la faccenda sia da ritenersi conclusa visto che Union Carbide ha pagato 470 milioni di dollari di risarcimento per le persone morte o ferite nell’incidente. La pensano diversamente le famiglie delle vittime, secondo cui Dow è responsabile di non aver ripulito l’area contaminata e non merita la grande pubblicità che ricaverebbe dalla partecipazione ai giochi olimpici come sponsor. Il governo indiano sta inoltre cercando di ottenere per le vittime un risarcimento di ulteriori 1,7 miliardi di dollari.
Il mese scorso il primo ministro dello Stato indiano Madhya Pradesh in cui si trova la città di Bhopal, Shivraj Singh Chauhan, ha scritto una lettera al ministro per lo Sport indiano Ajay Maken chiedendo al Paese di boicottare le Olimpiadi di Londra, che inizieranno a luglio. Almeno 21 atleti indiani, inoltre, hanno invitato gli organizzatori dell’evento sportivo a eliminare dagli sponsor Dow Chemicals. Risposta negativa è arrivata questa settimana dal comitato olimpico indiano, che ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di ritirare i suoi atleti dalla gara. No secco anche dagli organizzatori di Londra 2012, che si sono rifiutati di escludere Dow. La battaglia delle vittime di Bhopal però non si ferma: cinque comitati hanno annunciato che domani, per attirare l’attenzione sul caso, fermeranno tutti i treni che passano per la città.