Ankara (Turchia), 20 dic. (LaPresse/AP) – La polizia in Turchia ha arrestato circa 40 persone, tra cui molti giornalisti, sospettate di legami con i ribelli curdi. Lo riferisce la tv di Stato Trt, mentre l’agenzia di stampa privata Dogan ha fatto sapere che tra gli arrestati ci sono anche un fotografo di Agence France Presse, Mustafa Ozer, e diversi reporter di giornali curdi. La notizia dell’arresto del fotografo è stata confermata da Eric Baradat, caporedattore dell’Afp, che non ha però fornito dettagli.

Gli arresti, spiega Trt, sono stati effettuati a Istanbul e in altre sei città, e le 40 persone fermate saranno interrogate da agenti dell’unità antiterrorismo. L’agenzia di stampa pro-curda Firat ha confermato che almeno 25 persone sono state fermate e che fra loro ci sono giornalisti dell’agenzia Dicle e del giornale Birgun. L’agenzia ufficiale turca Anadolu ha precisato che gli ultimi arresti sono rivolti contro “la stampa e la propaganda” della Koma Civaken Kurdistan (Unione delle comunità curde, Kck), rete che comprende diverse associazioni della società civile curda ma che è accusata dalle autorità di Ankara di essere l’ala politica del bandito Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).

Centinaia di attivisti, politici e sindaci eletti appartenenti alla Kck sono già a processo in Turchia con l’accusa di favoreggiamento del Pkk. Gli arresti di oggi fanno aumentare ulteriormente le preoccupazioni per la libertà di stampa nel Paese, dove decine di giornalisti rimangono in carcere, soprattutto con accuse di terrorismo.

Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno criticato Ankara per il mancato rispetto dei diritti dei giornalisti e hanno fatto appello al governo del primo ministro Recep Tayyip Erdogan perché riveda le leggi antiterrorismo che hanno portato all’arresto dei reporter, ma anche di decine di manifestanti minorenni. Nei mesi scorsi la polizia ha arrestato inoltre l’editore e attivista per i diritti umani Ragip Zarakolu, nonché quasi tutti gli avvocati del leader del Pkk, Abdullah Ocalan. Tutti sono accusati di favoreggiamento nei confronti del partito. Al momento non è stata fissata nessuna data per l’udienza.

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