Ankara (Turchia), 22 dic. (LaPresse/AP) – Il presidente siriano Bashar Assad sta trasformando il suo Paese “in un bagno di sangue”. Lo ha detto il ministero degli Esteri turco in una nota di condanna emessa oggi in seguito ai feroci attacchi degli ultimi due giorni in Siria, dove la continua repressione del dissenso ha provocato oltre 200 morti da martedì. Nel comunicato, il governo di Ankara fa riferimento all’accordo della Lega araba per la fine delle violenze e alle incongruenze tra gli annunci di Damasco e la vera situazione nel Paese. Il proseguimento della repressione, prosegue la nota, solleva dubbi “sulle vere intenzioni della Siria”.

La nuova condanna delle violenze da parte della Turchia arriva mentre gli osservatori arabi si preparano a entrare in Siria in seguito alla firma dell’accordo con la Lega araba. Il ministero degli Esteri turco aggiunge che nessun governo “può uscire vincitore da una lotta contro il suo popolo”. La nota si conclude con l’ennesima richiesta a Damasco di fermare lo spargimento di sangue e intraprendere misure “in linea con le richieste delle persone”. Le ultime operazioni delle forze di sicurezza siriane, avvenute proprio al confine con la Turchia, sono state le più sanguinose dall’inizio della rivolta.

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