Istanbul (Turchia), 30 dic. (LaPresse/AP) – Per il secondo giorno di seguito, nel sudest della Turchia manifestanti armati di pietre si sono scontrati con la polizia per protestare contro l’attacco aereo dell’esercito turco, avvenuto ieri al confine con l’Iraq, in cui sono morti 35 civili scambiati per ribelli. Le forze dell’ordine hanno risposto con a gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. I manifestanti hanno attaccato l’ufficio del Partito per la giustizia e lo sviluppo, lo schieramento del premier Recep Tayyip Erdogan, nella città di Diyarbakir. In seguito agli scontri, sono state arrestate 30 persone. A Van, invece, una persona è rimasta ferita e sei sono state arrestate, secondo quanto riferisce l’agenzia stampa Anadolu. Nel frattempo, diverse centinaia di persone hanno manifestato pacificamente a Istanbul, dove 500 curdi iracheni hanno protestato contro l’attacco aereo di ieri.
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