Lagos (Nigeria), 12 gen. (LaPresse/AP) – Mentre lo sciopero generale contro il rincaro del carburante continua a paralizzare la Nigeria, la principale fonte di entrate del Paese, ovvero la produzione di petrolio, non sembra aver subìto arresti. La nazione africana rimane infatti la principale esportatrice di greggio per gli Stati Uniti con 2,4 milioni di barili al giorno, ottenuti dai campi petroliferi del Delta del Niger e da quelli offshore. I sindacati in protesta contro il taglio dei sussidi sul carburante hanno però annunciato di voler interrompere le operazioni di compagnie petrolifere straniere che operano in Nigeria. Se il gesto avrà successo, potrebbe ripercuotersi sul mercato globale del greggio.

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