Kabul (Afghanistan), 13 gen. (LaPresse/AP) – I guadagni ottenuti dalla produzione di oppio in Afghanistan sono aumentati del 133% nel 2011 a circa 1,4 miliardi di dollari, circa un decimo del Pil del Paese. Lo riferisce Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (Unodc), spiegando in un rapporto pubblicato oggi che una malattia delle piante del 2010 ha danneggiato gran parte del raccolto scatenando un aumento dei prezzi. La produzione di oppio è tornata a livelli normali nel 2011, ma i costi sono rimasti comunque alti, spiega l’Unodc.
L’Afghanistan produce circa il 90% dell’oppio mondiale, l’ingrediente grezzo per l’eroina. Il governo di Kabul, tramite l’aiuto dell’Onu, tenta da lungo tempo di bloccare le coltivazioni. I guadagni ottenuti dal traffico di oppio vengono usati anche per finanziare i talebani e in particolare l’acquisto di armi ed equipaggiamenti per il gruppo di militanti.
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