Mosca (Russia), 27 gen. (LaPresse/AP) – La Russia si opporrà a una nuova bozza di risoluzione delle Nazioni unite sulla Siria perché non esclude la possibilità di un intervento militare. Lo ha detto il vice primo ministro degli Esteri russo, Gennady Gatilov, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Itar-Tass. Per Mosca il problema è che la bozza, elaborata dai Paesi occidentali e da alcuni Stati arabi, lascia le porte aperte a non ben specificate “misure aggiuntive” in caso di azioni di Damasco non in conformità con le richieste internazionali. “La bozza nella sua forma attuale per noi è inaccettabile” perché non tiene conto delle preoccupazioni del Cremlino, ha proseguito Gatilov.
Secondo il ministro, piuttosto, qualsiasi risoluzione Onu in merito dovrebbe concentrarsi sul lancio rapido di colloqui e l’estensione della missione di osservatori della Lega araba. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu non è riuscito ad accordarsi su una risoluzione di condanna delle violenze in Siria dall’inizio delle rivolte di marzo per via dell’opposizione di Russia e Cina. Secondo le stime delle Nazioni unite nella repressione del presidente siriano Bashar Assad finora sono rimaste uccise oltre 5.400 persone.