Filippine, sisma di magnitudo 6.9 nel centro: 13 morti e 29 dispersi

Manila (Filippine), 6 feb. (LaPresse/AP) – Sono almeno 13 le vittime e 29 i dispersi in seguito al forte terremoto di magnitudo 6.9 che questa mattina ha colpito il centro delle Filippine provocando frane e crolli. La città più danneggiata dal sisma è Guihulngan, nella provincia di Negros Oriental, dove circa 30 abitazioni sono rimaste sotterrate a causa di una frana. “La situazione delle persone bloccate è grave, se si rimane coperti da una frana per una o due ore come si fa a respirare?”, ha dichiarato il sindaco della città, Ernesto Reyes. “In ogni caso – ha aggiunto – restiamo fiduciosi e speriamo di trovare ancora sopravvissuti”. Tra le vittime c’è anche un bambino, rimasto schiacciato sotto il peso di una recinzione di calcestruzzo crollata da una casa a Taysan, nella provincia di Negros Oriental.

Le squadre di soccorso stanno scavando con picconi e pale alla ricerca delle persone intrappolate nelle abitazioni. Il primo cittadino ha spiegato che solo nella sua città i morti confermati sono 10, mentre i feriti sono circa un centinaio. Un ufficiale di polizia di Tayasan, città vicina all’epicentro del terremoto, ha riferito che i residenti non sono tornati nelle proprie abitazioni a causa di una serie di scosse di assestamento, che secondo i sismologi sono state quasi 45. Il governatore della provincia di Negros Oriental, Roel Degamo, ha reso noto che i dispersi sono almeno 40. Intanto l’esercito si è unito alla polizia per collaborare alle ricerche dei sopravvissuti. Provviste alimentari e medicine sono rimaste bloccate nella capitale provinciale, Dumaguete, a causa di danni riportati in strade e ponti.

Cinque cottage di bambù della spiaggia di La Libertad, sempre nella provincia di Negros Oriental, sono stati portati via da alte onde in seguito all’allarme tsunami emesso dall’istituto filippino di vulcanologia e sismologia soltanto per la zona lungo le coste orientali fino all’area occidentale della città di Cebu. Le Filippine sono situate nella cosiddetta ‘cintura di fuoco’ del Pacifico, zona caratterizzata da frequenti terremoti e attività vulcaniche. Nel 1990, un sisma di magnitudo 7,7 provocò quasi 2mila vittime nella città di Luzon.