Save the Children: 300 bambini muoiono per malnutrizione ogni 4 ore

Nairobi (Kenya), 15 feb. (LaPresse/AP) – Nonostante i progressi nella lotta alla fame in tutto il mondo, la malnutrizione rappresenta ancora un problema e colpisce in particolare un bambino su quattro a livello globale. È quanto si apprende da un nuovo rapporto di Save the Children. Trecento bambini, si legge, muoiono ogni quattro ore a causa della fame e quasi mezzo miliardo di minori è a rischio di danni permanenti nei prossimi 15 anni. La fame mondiale è diminuita negli ultimi vent’anni, ma secondo l’Indice globale della fame 2011 (o Ghi, Global hunger index), strumento statistico per l’acquisizione di dati sulla malnutrizione nel mondo, sei Paesi hanno oggi livelli di fame più alti rispetto al 1990. Cinque di questi sono in Africa, ovvero Congo, Burundi, Unione delle Comore, Svaziland e Costa d’Avorio; l’altro è la Corea del Nord. La situazione è invece migliorata in Kuwait, Turchia, Malesia e Messico.

Se si affrontasse meglio il problema della malnutrizione, sostiene Save the Children, si potrebbe prevenire la morte di due milioni di bambini ogni anno. La fame cronica rende i bambini vulnerabili alla morte per fame in caso di crisi alimentari o al decesso per diarrea, polmonite e malaria. Inoltre “causa danni permanenti a corpo e cervello”, riferisce Tanya Weinberg, portavoce del gruppo. Se la comunità internazionale non si attiverà per ridurre la malnutrizione cronica, 450 milioni di bambini saranno colpiti entro il 2025. Il rapporto spiega in particolare che il problema della fame deve essere reso più visibile in modo che i governi mondiali possano agire, aiutare gli agricoltori a migliorare i loro raccolti e cercare di inviare maggiore personale sanitario.