Pechino (Cina), 16 feb. (LaPresse/AP) – Dopo aver sequestrato gli iPad dai negozi di Shijiazhuang e Xuzhou, a causa di una disputa tra Apple e la Proview technology sul possesso del nome del tablet, le autorità cinesi hanno deciso di estendere il provvedimento ad altre città. Lo riferisce il sito del China business news, secondo cui i sequestri sono stati eseguiti nella città centrale di Zhengzhou e nel porto orientale di Qingdao. Il giornale Economic observer riferisce inoltre che le autorità della città di Weihai stanno indagando sulle affermazioni della Proview, secondo cui Apple starebbe violando i diritti del nome iPad. Il marchio era stato registrato in Cina nel 2001 e la casa di Cupertino ne aveva acquistato i diritti da una società taiwanese affiliata alla Proview. La casa madre sostiene però di detenere ancora i diritti esclusivi del nome in Cina. L’anno scorso un tribunale cinese aveva respinto le pretese di Apple sul nome nel Paese asiatico, ma l’azienda americana ha presentato appello.
Martedì la Proview aveva annunciato che avrebbe chiesto il blocco delle importazioni e delle esportazioni degli iPad, mossa che potrebbe paralizzare il mercato, visto che i tablet vengono prodotti in Cina. La ditta cinese ha anche chiesto agli enti regolatori di oltre quaranta città di indagare sulle possibili violazioni di marchi registrati. I media cinesi sostengono che la Proview sia fortemente indebitata e gli osservatori hanno suggerito l’idea che la compagnia stia cercando di trovare un accordo per un ingente risarcimento, in modo da poter pagare i creditori. “Ci siamo appellati a Apple attraverso i suoi agenti per raggiungere un accordo, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta”, ha detto un avvocato di Proview, Xie Xianghui, che non ha voluto dire quanti soldi voglia la compagnia cinese.
Un portavoce dell’Amministrazione dell’industria e del commercio di Qingdao ha dichiarato di non essere al corrente di ordini di sequestro, ma ha aggiunto che la sua agenzia sta seguendo i procedimenti legali. “Stiamo indagando sulle vendite di iPad nella città e ci muoveremo rapidamente una volta che si raggiungerà una decisione”, ha detto il portavoce, identificato solo dal suo cognome, He. Un altro portavoce, della stessa agenzia di He, ma della città di Weihai, si è espresso in maniera simile al collega, affermando di non essere a conoscenza di sequestri. Ha ammesso però che le autorità potrebbero essere impegnate in indagini o raccolta di prove.
La Shenzhen Proview Technology è una sussidiaria della Proview international holdings, ditta di Hong Kong che produce schermi Lcd. Apple insiste di detenere il nome iPad e ha accusato la Proview di non aver rispettato l’accordo che avevano trovato. La compagnia di Cupertino cita in merito una sentenza di un tribunale di Hong Kong dello scorso anno, secondo cui Proview e la sussidiaria di Taiwan erano controllate dallo stesso imprenditore taiwanese, Yang Long-san. Il giudice aveva stabilito che le compagnie avevano agito insieme “con l’intenzione comune di nuocere ad Apple” e aveva garantito un ordine temporaneo che impediva alla Proview di trasferire i propri diritti al nome iPad in Cina.
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