Jiuhuang (Cina), 22 feb. (LaPresse/AP) – I leader tibetani in esilio hanno chiesto ai fedeli di non festeggiare il capodanno tibetano, chiamato ‘Losar’, a causa della repressione del dissenso attuata dal governo cinese. Le dure politiche intraprese da Pechino sulle aree tibetane in Cina hanno spinto il governo tibetano, esiliato in India, a chiedere a tutti i seguaci della religione di celebrare il capodanno lunare tibetano semplicemente pregando per chi è costretto a vivere sotto l’autorità cinese. Il gruppo International campaign for Tibet ha reso noto che la tensione è alta nella capitale tibetana, Lhasa, dove la presenza di forze di sicurezza è rafforzata e le autorità hanno arrestato centinaia di tibetani di ritorno nelle proprie case dopo viaggi in India per ascoltare gli insegnamenti del Dalai Lama.