Caracas (Venezuela), 29 feb. (LaPresse/AP) – Il governo venezuelano sta consegnando petrolio alla Siria e non ha intenzione di fermarsi. Lo ha dichiarato il ministro dell’Energia, Rafael Ramirez, spiegando che l’eventualità di affrontare sanzioni internazionali non dissuaderà Caracas dall’inviare carburante diesel via mare al regime di Damasco. “La Siria – ha spiegato il ministro – è un Paese colpito da un blocco navale e se ha bisogno di diesel e noi possiamo fornirlo, non c’è ragione per non farlo”. Finora, ha aggiunto Ramirez, la compagnia petrolifera di Stato Petroleos de Venezuela ha inviato a Damasco due consegne di 300mila barili ciascuna.

Il presidente venezuelano Hugo Chavez è uno stretto alleato dell’omologo siriano Bashar Assad e si è spesso scagliato contro le sanzioni internazionali imposte al regime a causa della repressione del dissenso, giunta all’undicesimo mese consecutivo, che secondo le Nazioni unite ha provocato molti più di 7.500 morti. Gli attivisti riferiscono invece che le vittime sono oltre 8mila, di cui oltre la metà civili. La Siria non è sottoposta a un blocco navale come sostenuto dal governo venezuelano, ma le sanzioni dell’Ue hanno congelato i beni di alcuni funzionari e della Banca centrale, tentando di colpire l’accesso a equipaggiamenti per i settori di petrolio e gas. Finora, però, le misure punitive hanno avuto pochi effetti sul regime di Assad.

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