San Paolo (Brasile), 7 mar. (LaPresse/AP) – Un tribunale dello Stato di San Paolo, in Brasile, ha ordinato ai trasportatori di interrompere lo sciopero, che sta lasciando tutti i rifornitori della città a corto di benzina. Non è chiaro se l’ordine sarà rispettato, ma il giudice Emilio Migliano Neto ha stabilito che i sindacati coinvolti rischiano una multa di 565mila dollari al giorno. A riferirlo è il quotidiano Estado de S. Paulo. I trasportatori protestano contro le restrizioni imposte dal governo locale sulle zone in cui i camion possono transitare nella città, nota per il traffico a tutte le ore.
Il dipartimento Trasporti di San Paolo ha preso le distanze dallo sciopero in una nota, dicendo che “ripudia con veemenza” questa forma di protesta e che alla polizia è stato chiesto di “proteggere gli autotrasportatori che non scioperano e sono stati minacciati”. Il direttore di una pompa di benzina Shell, Marcelo Fernandes, ha fatto sapere di aver esaurito le scorte di benzina ed etanolo. “Ci stanno uccidendo: nel migliore dei casi, se interrompono lo sciopero ora, non avrò carburante prima di due giorni”, ha detto. Per via dello sciopero i 2mila rifornitori di carburante di San Paolo stanno rimanendo senza benzina. Il rappresentante dei proprietari delle pompe di benzina, Jose Gouveia, ha confermato che tutti i rifornitori sono stati colpiti dallo sciopero e sono completamente a corto di benzina ed etanolo o stanno già esaurendo le riserve.
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