Pechino (Cina), 9 mar. (LaPresse/AP) – Il segretario del Partito comunista cinese di Chongqing, Bo Xilai, si è presentato oggi a un incontro a Pechino, un giorno dopo che la sua assenza a un’importante sessione del Politburo del Congresso nazionale del popolo ha suscitato polemiche. Bo è al centro dell’attenzione dopo che un suo ex collaboratore ed ex capo della polizia di Chongqing, Wang Lijun, si era recato il mese scorso nel consolato degli Stati Uniti di Chengdu, dove avrebbe chiesto asilo politico. Da allora Wang rimane in custodia della polizia cinese. Parlando stamattina al meeting della delegazione di Chongqing, Bo ha giustificato la sua assenza di ieri, dicendo che stava male e poi ha commentato la vicenda Wang, ammettendo che “è stato un caso di supervisione negligente dalla sua parte”. Bo non ha voluto discutere del suo futuro politico. “Il modo migliore in cui Chongqing può contribuire al 18esimo Congresso è fare un buon lavoro svolgendo i nostri compiti”, si è limitato ad affermare.
Prima che scoppiasse lo scandalo riguardante Wang, Bo era considerato un possibile candidato per il Comitato permanente del Politburo. Bo aveva incaricato Wang di gestire un’importante operazione contro la criminalità organizzata nella città, ma la polizia è poi stata criticata per presunto uso di tortura e altre violazioni. Secondo alcune voci Wang era inoltre indagato per reati commessi in un’altra città e dopo aver litigato con Bo si è recato nel consolato Usa. Le autorità di Chongqing avevano riferito che Wang è stato sottoposto a una terapia contro lo stress, ma il governo centrale ha fatto sapere che l’ex ufficiale è indagato. Stamattina Bo ha ammesso che Wang è indagato.
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