Rangoon (Birmania), 30 mar. (LaPresse/AP) – Le prossime elezioni speciali in Birmania non possono essere considerate “autenticamente libere ed eque” a causa di diffuse irregolarità registrate “negli ultimi mesi”. Lo ha detto la leader pro-democratica birmana Aung San Suu Kyi, aggiungendo tuttavia che non rinuncia alla propria candidatura. Parlando durante una conferenza stampa due giorni prima del voto, Suu Kyi ha elencato irregolarità che, a suo parere, vanno “oltre il livello accettabile per elezioni democratiche”. Il premio Nobel per la Pace ha citato due casi in cui alcuni candidati del suo partito, la Lega nazionale per la democrazia, sono stati colpiti con pietre, mentre altri sono rimasti vittime di diversi atti di intimidazione. Una delle guardie di sicurezza del partito, ha aggiunto, è stata ricoverata.
Suu Kyi ha citato inoltre molti casi in cui i manifesti elettorali della Lega sono stati distrutti da vandali. Secondo la leader 66enne, i responsabili per alcuni di questi incidenti sono “persone in posizioni ufficiali”. Nonostante le irregolarità, ha affermato Suu Kyi, il partito “è determinato ad andare avanti perché pensa che il popolo lo voglia”. Le elezioni speciali, considerate un importante test per la democrazia in Birmania, sono state organizzate per scegliere 45 dei 664 deputati del Parlamento nazionale dopo che i seggi sono rimasti vacanti.
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