Beirut (Libano), 31 mar. (LaPresse/AP) – Damasco non ritirerà le truppe dalle città siriane prima che la situazione non sarà tornata alla normalità. È quanto comunicato dal portavoce del ministero degli Esteri siriano Jihad Makdessi, che parlando ieri sera alla tv di Stato ha ribadito che i militari si trovano in queste città “in uno stato di autodifesa e di protezione dei civili”. Le sue parole hanno seguito di poche ore l’appello dell’inviato delle Nazioni unite e Lega araba Kofi Annan, che ha esortato il governo siriano a fermare per primo le operazioni militari, in quanto “parte in causa più forte”. La rivolta in Siria è iniziata un anno fa con le proteste pacifiche contro il regime del presidente Bashar Assad. A fronte di una repressione feroce, è diventata sempre più militarizzata. I ribelli chiedono la cacciata di Assad. L’Onu stima che oltre 9mila persone siano state uccise nei combattimenti.
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