Beirut (Libano), 9 apr. (LaPresse/AP) – Le forze di sicurezza siriane hanno eseguito oltre cento esecuzioni sommarie negli ultimi quattro mesi, la maggior parte delle quali contro civili. È quanto denuncia Human Rights Watch (Hrw) in un rapporto diffuso oggi. Il gruppo per la difesa dei diritti umani riferisce che diverse esecuzioni di massa sono avvenute nelle provincie di Homs e Idlib, entrambe al centro di manifestazioni antigovernative e repressioni. Hrw aggiunge che il dato comprende solo casi raccontati da testimoni, ma le esecuzioni potrebbero essere molte di più. Le uccisioni sommarie si sono verificate soprattutto il mese scorso.
Le forze fedeli al regime del presidente Bashar Assad hanno rafforzato gli attacchi negli ultimi mesi per cercare di sedare le proteste, giunte ormai al 13esimo mese consecutivo. Il piano di pace proposto da Kofi Annan, inviato speciale di Lega araba e Nazioni unite in Siria, prevede il ritiro delle truppe da tutti i centri popolati entro domani, ma ieri Damasco ha chiesto in cambio garanzie scritte per l’abbandono delle armi da parte dei ribelli. La repressione del regime si è ulteriormente rafforzata negli ultimi giorni e secondo gli attivisti sono circa 150 le vittime del fine settimana. I dissidenti sostengono che il governo voglia guadagnare terreno prima del ritiro dei soldati dalle città.
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