Il Cairo (Egitto), 10 lug. (LaPresse/AP) – La Corte costituzionale egiziana ha emesso un verdetto contro il decreto del presidente Mohamed Morsi, che prevedeva la ripresa delle attività del Parlamento. Questo era stato sciolto dallo stesso tribunale. La decisione della Corte costituzionale arriva poche ore dopo la breve sessione parlamentare di questa mattina, convocata ieri dal leader islamico. I deputati avevano approvato per alzata di mano la proposta del presidente del Parlamento, Saad El-Katatni, secondo cui è necessario chiedere a un’Alta corte d’appello una consulenza legale su come applicare la sentenza di dissoluzione voluta dal massimo tribunale.

Il verdetto contrario al decreto presidenziale rafforzerà con ogni probabilità i rapporti già tesi tra Morsi e la giunta militare, che nelle ultime settimane ha emesso una serie di misure per accrescere i poteri dell’esercito e limitare quelli del presidente. La sentenza della Corte costituzionale è stata accolta con rabbia da migliaia di sostenitori di Morsi, raccolti in piazza Tahrir al Cairo. I manifestanti hanno urlato la parola ‘batel’, ‘illegittima’.

I leader dell’Egitto devono restare concentrati sulle loro “responsabilità” e sul ruolo del Paese “come colonna per la pace e la sicurezza regionali”, ha commentato il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Patrick Ventrell.

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