Pechino (Cina), 17 lug. (LaPresse/AP) – L’Organizzazione mondiale della sanità consegnerà oggi un riconoscimento speciale al ministro della Salute cinese, Chen Zhu, per la lotta contro il fumo. Durante una cerimonia da Pechino, il ministro riceverà un certificato direttamente da Margaret Chan, direttrice dell’Oms. Negli ultimi anni la Cina, dove il consumo di nicotina raggiunge livelli record, ha intensificato gli sforzi per ridurre l’uso del tabacco. Il ministero della Salute ha vietato il fumo nei suoi uffici pubblici e negli ospedali e ha messo pressioni ad aeroporti e altre strutture pubbliche affinché facciano lo stesso. Controllare il consumo di sigarette rimane tuttavia molto difficile, poiché in Cina gli enormi guadagni del monopolio del tabacco, di proprietà dello Stato, ostacolano le campagne anti-fumo.
A fumare nel Paese asiatico è poco meno del 30% degli adulti, ossia 300mila persone, quasi come l’intera popolazione statunitense. La percentuale non è cambiata in modo significativo nonostante le misure attuate dal ministero della Salute, e le sfide future restano difficili. Gli attivisti anti-fumo hanno accolto con favore il riconoscimento che sarà conferito dall’Oms. “Di tutti i dipartimenti governativi, il ministero della Salute è quello che ha attuato gli sforzi maggiori nel promuovere il controllo del consumo di tabacco”, ha dichiarato Xu Guihua, vicepresidente dell’Associazione cinese per il controllo del tabacco. “In diverse occasioni – ha proseguito – il ministro Chen Zhu ha spiegato alle persone che il tabacco è dannoso e ha chiesto loro di smettere. Inoltre, ha chiesto al governo di rafforzare le leggi per il controllo del tabacco”.
Secondo Xu, Pechino deve ancora emettere un programma nazionale che preveda un maggiore controllo del consumo di nicotina, un innalzamento dei prezzi delle sigarette e una migliore informazione ai cittadini sui rischi del fumo. La vicepresidente dell’Associazione anti-fumo ha poi criticato il conflitto di interessi nel doppio ruolo ricoperto dall’Amministrazione di Stato per il monopolio del tabacco, in quanto questa regolamenta il consumo di nicotina, ma allo stesso tempo dirige la China national tobacco corp., principale produttrice di sigarette al mondo. Intanto le autorità sanitarie di Pechino hanno messo in guardia dall’eccessivo consumo di tabacco che, se non sarà contrastato in modo efficace, porterà a 3 milioni di decessi l’anno entro il 2030.
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