Mosca (Russia), 21 lug. (LaPresse/AP) – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che impone alle organizzazioni non governative finanziate con fondi esteri e implicate in attività politiche di registrarsi come agenti stranieri. Secondo il provvedimento, inoltre, i gruppi devono presentare relazioni finanziarie annuali dettagliate.
La legge è stata approvata in un momento in cui le autorità russe stanno aumentando la stretta contro l’opposizione che, tra inverno e primavera, ha organizzato una serie di manifestazioni senza precedenti a Mosca e in altre città. Putin ha sostenuto che le recenti proteste rivolte contro di lui siano state istigate e finanziate dagli Stati Uniti. Lo scorso mese, il presidente aveva già firmato un altro provvedimento che aumenta notevolmente le multe contro coloro che prendono parte a dimostrazioni non autorizzate, fino a un massimo di 300mila rubli (circa 7.700 euro).
Alcune ong, tuttavia, hanno già annunciato che ignoreranno o aggireranno la nuova legge, mentre i critici notano che la vaga definizione di attività politica potrebbe essere applicata a un’ampia gamma di iniziative. Lev Ponomarev, capo di For Human Rights, una delle storiche ong della Russia, ha dichiarato all’agenzia di stampa Interfax che il suo gruppo ignorerà la nuova norma e la contesterà in tribunale. “Non saremo mai agenti e non ci sottometteremo a questa legge. Siamo agenti dei cittadini russi”, ha affermato Ponomarev, aggiungendo che in ogni caso il suo gruppo continuerà ad accettare finanziamenti stranieri.
Lyudmila Alexeyeva, a capo del Moscow Helsinki Group e attivista veterana dei diritti umani, invece, annuncia che la sua organizzazione rifiuterà finanziamenti stranieri per aggirare la legge, e che lei si sta preparando a vendere all’asta la sua collezione di opere d’arte e porcellane al fine di raccogliere denaro. “Impareremo a vivere con pochi fondi, per riuscire almeno a mantenere il nostro lavoro”, ha detto intervistata da radio Echo Moskvy.
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