Il Cairo (Egitto), 2 ago. (LaPresse/AP) – Il nuovo governo egiziano guidato dal premier Hesham Kandil ha prestato giuramento davanti al presidente Mohammed Morsi. Kandil ha parlato di “un governo del popolo” e chiesto agli egiziani di sostenerlo, assicurando che i 35 ministri rappresenteranno tutti i cittadini. Il maresciallo di campo Hussein Tantawi, per 20 anni ministro della Difesa sotto Hosni Mubarak e ora a capo della giunta militare, è stato riconfermato alla Difesa. Inoltre, del Gabinetto fanno parte altri sei ministri del governo precedente e quattro esponenti dei Fratelli musulmani.
Al movimento islamista sono andati i ministeri di Informazione, Istruzione universitaria, Politiche abitative e per la Gioventù. Il partito islamico radicale al-Nour, che aveva sostenuto la candidatura di Morsi alle presidenziali, ha deciso di boicottare il governo dopo che si è visto offrire soltanto il ministero dell’Ambiente. Intanto la tv di Stato ha fatto sapere che il primo ministro uscente, Kamal el-Ganzouri, è stato nominato consigliere di Morsi. El-Ganzouri era stato premier anche ai tempi di Mubarak. Non si tratta comunque di un governo di unità nazionale, come promesso inizialmente dal presidente Morsi. La maggior parte dei ministri è composta da tecnocrati.
Alcune ore prima del giuramento, Kandil ha promesso che quello da lui guidato sarà “un governo del popolo”. Rivolgendosi alla popolazione, ha detto che gli egiziani devono unirsi per affrontare le “gravi” sfide che attendono il Paese. “Siamo tutti egiziani nella Repubblica araba d’Egitto. Il periodo che ci attende non sarà facile, a dir poco, e siamo tutti nella stessa barca”, ha detto.
Nel governo non c’è nessuno dei leader della rivoluzione che a febbraio dell’anno scorso ha portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak. Kandil ha ammesso che era all’estero quando la rivoluzione scoppiò il 25 gennaio del 2011, ma ha cercato di guadagnare il sostegno dei gruppi laici e pro-democratici, assicurando che il suo governo vuole realizzare lo slogan ‘Pane, libertà e giustizia sociale’. Il premier ha infine spiegato che tra le sue priorità ci sono la sicurezza e l’economia, ma non ha rivelato quale sarà la sua strategia in merito.
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