Pechino (Cina), 10 ago. (LaPresse/AP) – Gu Kailai, moglie del politico cinese in disgrazia Bo Xilai, ha confessato l’omicidio dell’imprenditore britannico Neil Heywood e chiesto scusa per la “tragedia” che ha provocato. Lo riporta l’agenzia di stampa cinese Xinhua, in un lungo articolo sul processo nei confronti della donna, moglie del politico del partito comunista. Prima d’ora la storia era passata pressoché sotto silenzio in Cina, quasi del tutto ignorata dai media di Stato. I riflettori accesi oggi fanno pensare che sia imminente la condanna della donna e degli altri imputati. Gu non ha parlato pubblicamente, durante l’udienza di ieri, e nessuna testata internazionale è stata ammessa in aula.
L’agenzia Xinhua ha precisato che oltre a lei “ha confessato l’omicidio intenzionale” anche il collaboratore Zhang Xiaojun. Gu, accettando gli atti d’accusa, ha detto: “La tragedia creata da me non si è estesa solo a Neil, ma a varie famiglie”. Ha ripetuto che suo figlio Bo Guagua, prima dell’omicidio, si trovava in una situazione di pericolo, ma non ha precisato il motivo. Secondo numerose notizie trapelate, Heywood avrebbe infatti minacciato il figlio della donna a proposito di un accordo economico. I dettagli non sono però noti.
L’agenzia riporta ancora che Kailai sarebbe stata depressa e dipendente da farmaci, ma consapevole delle proprie azioni, quando avrebbe ucciso l’imprenditore. Nonostante i problemi di salute, però, la donna “aveva un biettivo chiaro e un motivo pratico per commettere il presunto crimine”.
Oggi, intanto, si è tenuta anche l’udienza del processo a quattro poliziotti accusati di aver coperto la donna. I quattro non hanno contestato le accuse, ha fatto sapere l’ufficiale Tang Yigan, della Corte cinese di Hefei. I media cinesi hanno riferito che nei loro confronti non è ancora stato pronunciato alcun verdetto. I quattro ufficiali sono Guo Weiguo, ex vice capo dell’ufficio pubblico della sicurezza di Chongqing, e altri alti ufficiali, Li Yang, Wang Pengfei e Wang Zhi.
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