Berlino (Germania), 22 ago. (LaPresse/AP) – La Grecia non vuole più soldi dai creditori, ma avrebbe bisogno di più tempo per attuare le riforme e i tagli alla spesa. È quanto afferma il primo ministro greco, Antonis Samaras, al giornale tedesco Bild prima della suo incontro di venerdì con il cancelliere Angela Merkel. “Non stiamo chiedendo soldi extra, tutto ciò che vogliamo è un po’ d’aria per respirare in modo da rimettere a posto l’economia e aumentare le entrate dello Stato”, ha detto Samaras, ribadendo che “più tempo non significa automaticamente più soldi”. Il premier greco non ha tuttavia fornito alcuna indicazione temporale.
Il debito della Grecia si attesta a oltre 300 miliardi di euro e il Paese sta affrontando il quinto anno di recessione con una disoccupazione al 23% circa. Rispondendo alla domanda se Atene abbia bisogno di una seconda ristrutturazione del debito, nell’intervista alla Bild Samaras ha risposto che “questo non è mai stato preso in considerazione”. Il premier greco ha inoltre rifiutato l’ipotesi che per la Grecia possa essere meglio uscire dall’euro e tornare alla dracma. Sarebbe “una catastrofe per la Grecia”, ha detto Samaras, spiegando che “comporterebbe almeno altri cinque anni di recessione e spingerebbe la disoccupazione sopra il 40%”. “Un incubo per la Grecia: collasso economico, disordini sociali e una crisi di democrazia senza precedenti”, ha sintetizzato.
Oggi intanto è atteso ad Atene il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, premier del Lussemburgo. Samaras si recherà poi a Parigi e Berlino venerdì e sabato per colloqui con Angela Merkel e con il presidente francese François Hollande. Questi incontri precederanno la valutazione da parte della cosiddetta troika (Fmi, Ue e Bce) dei progressi fatti dalla Grecia.