Mosca (Russia), 31 ago. (LaPresse/AP) – La polizia russa ha fermato l’uomo sospettato di aver ucciso due donne nella città centrale di Kazan e di aver lasciato su una parete accanto ai cadeveri la scritta ‘Free Pussy Riot’. Il comitato investigativo russo ha fatto sapere che l’uomo, identificato come il 38enne Igor Danilevsky, un professore universitario, è stato arrestato ieri a Kazan. L’uomo ha confessato di aver ucciso le due donne e di aver cercato di sviare le indagini scrivendo lo slogan a favore della band punk. Danilevsky ha spiegato alla polizia che intendeva far capire che si trattava di “un omicidio rituale”. Le due vittime erano la fidanzata 38enne e la madre della ragazza, di 76 anni. L’uomo aveva convinto la compagna a prendere un prestito per ripagare i suoi debiti. Le tre componenti delle Pussy Riot sono state condannate a due anni in carcere per aver cantato una ‘preghiera punk’ contro il presidente russo Vladimir Putin nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
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