Pechino (Cina), 19 set. (LaPresse/AP) – Circa 50 manifestanti cinesi che protestavano a Pechino contro il controllo di Tokyo sulle isole contese nel mar Cinese orientale hanno circondato e danneggiato l’automobile dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Cina. Lo ha fatto sapere il dipartimento di Stato Usa, precisando che l’ambasciatore Gary Locke è illeso. Diplomatici statunitensi hanno tuttavia espresso al ministero degli Esteri cinese le loro preoccupazioni in seguito all’incidente e hanno chiesto alle autorità di garantire la sicurezza al personale e alle strutture americane.

Da diversi giorni si svolgono in Cina manifestazioni anti nipponiche nell’ambito della disputa tra i due Paesi sulle isole chiamate Senkaku dai giapponesi e Diaoyu dai cinesi. La rabbia dei manifestanti si è rivolta anche verso gli Usa, stretto alleato del Giappone.

Stamattina gli addetti alle pulizie della città di Pechino hanno usato idranti per ripulire le strade ed eliminare le macchie lasciate dalle bombe di vernice lanciate da manifestanti contro la sede dell’ambasciata del Giappone. La polizia ha rimosso i blocchi stradali, e il traffico intorno alla sede diplomatica giapponese è ripreso in maniera regolare. Negozi, ristoranti e fabbriche giapponesi rimaste chiuse ieri per precauzione dopo le violente proteste nel fine settimana sono state riaperte. Proprio ieri ricorreva l’anniversario dell’incidente di Mukden, attentato compiuto nel 1931 contro una ferrovia giapponese che fu usato da Tokyo come pretesto per invadere il nord della Cina. – Twitter @kozikkarolina

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