Mosca (Russia), 11 ott. (LaPresse/AP) – La decisione della Corte d’appello di Mosca sul caso Pussy Riot è stata presa in maniera indipendente e senza pressioni. Lo ha dichiarato il giudice Larisa Polyakova, precisando che secondo la giuria, “una correzione per Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alekhina”, le due ragazze che dovranno restare in prigione per due anni ciascuna, sarebbe stata impossibile fuori dal carcere. La terza componente del gruppo punk rock, la 30enne Yekaterina Samutsevich, è stata invece rilasciata ieri. Le giovani sono state riconosciute colpevoli di teppismo, dopo aver interpretato a febbraio una ‘preghiera punk’ nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca contro il presidente Vladimir Putin.

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