New York (New York, Usa), 31 ott. (LaPresse/AP) – Il ciclone post-tropicale Sandy ha causato, secondo l’ultimo bilancio, 57 morti negli Stati uniti, di cui 22 a New York. La perturbazione, dopo aver flagellato New York, il New Jersey e altri Stati, si dirige verso il Canada. Intanto milioni di case restano senza corrente elettrica in diverse zone e potrebbero essere necessari da alcuni giorni a una settimana prima che tutti gli abitanti rimasti senza luce abbiano nuovamente l’elettricità in casa.
OBAMA IN NEW JERSEY. Dalle 13 (le 18 italiane) il presidente Barack Obama sarà in visita per visitare le zone colpite dal ciclone. Con lui sarà il governatore dello Stato, il repubblicano Chris Christie, aperto sostenitore dello sfidante repubblicano alle presidenziali Mitt Romney. Ieri Christie ha elogiato apertamente Obama per la gestione della risposta al passaggio di Sandy. “Il presidente – ha affermato ieri – è stato eccezionale, così come i funzionari di Fema”, l’Agenzia federale per la gestione delle emergenze. Quando gli è stato chiesto se Mitt Romney arriverà nello Stato per offrire un aiuto, Christie ha risposto: “Non ne ho idea e la cosa non mi preoccupa né interessa”.
BILANCIO DELLE VITTIME. E’ salito a 55 il numero dei morti negli Usa. Lo Stato che ha registrato il bilancio più grave è New York, dove i decessi legati al passaggio della perturbazione sono 29, 22 dei quali nella città di New York. Sette i decessi in Pennsylvania, dove i forti venti e gli allagamenti hanno spinto le autorità a chiudere 100 ponti e strade. Tra le vittime un bambino di otto anni, ucciso dalla caduta di un ramo di un albero. Nel New Jersey sono stati contate sei vittime. In Connecticut sono morte tre persone, fra cui un uomo visto l’ultima volta in difficoltà tra le onde. Tre i decessi anche in West Virginia, due dei quali uomini che tentavano di ripulire neve e detriti. In Maryland due persone sono rimaste uccise, tra cui un uomo a causa della caduta di un albero su una casa a Pasadena. Un operaio edile a Lincoln, in New Hampshire, è morto a causa di una frana. In North Carolina sono morte due persone, una delle quali in mare dopo che aveva dovuto abbandonare la propria barca. Sono invece stati causati da incidenti stradali legati al maltempo i due decessi nel nordovest dell’Ohio, gli altrettanti in Virginia.
NEW JERSEY. Nello Stato tre unità di centrali nucleari sono state chiuse per precauzione, hanno spiegato le autorità, che dicono non ci siano pericoli. Si tratta dell’unità 1 di Nine mile point, a nordovest di Siracusa nello Stato di New York, dell’unità 3 dell’Indian point di New York e dell’unità 1 dell’impianto Salem, nel New Jersey. Il più vecchio impianto nucleare statunitense, Oyster Creek, era già fuori servizio prima dell’arrivo di Sandy, ma a causa dei livelli elevati dell’acqua è stata dichiarata l’allerta di secondo grado su una scala di quattro livelli.
NEW YORK. Lo Stato di calamità è stato dichiarato ieri mattina e oggi, dopo il passaggio del ciclone, la città si sta riprendendo. Nell’area della città si contano 22 vittime dovute a Sandy. L’acqua ieri ha superato i quattro metri, allagando centraline della corrente elettriche, sommergendo auto e sottopassaggi. Wall Street ha riaperto e sono riprese le contrattazioni, così come .
TRASPORTI. Oltre 18mila voli in arrivo o in partenza nel nordest degli Stati Uniti sono stati cancellati e potrebbero passare diversi giorni prima che i viaggiatori possano partire. Le cancellazioni hanno riguardato anche le principali linee statunitensi, fra cui American Airlines, United e Delta, che hanno tenuto a terra i loro aerei nei tre aeroporti newyorchesi, bloccando un quarto del traffico statunitense da e per New York. Oggi gli aeroporti John F. Kennedy di New Jork e Newark Liberty International del New Jersey hanno riaperto, mentre LaGuardia di New York rimane chiuso. Le metropolitana di New York resta chiusa, così come le scuole.
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