Washington (Usa), 7 nov. (LaPresse/AP) – La certezza è arrivata con un tweet. Alle 5.15 ora italiana Barack Obama scriveva: “Questo è avvenuto grazie a voi”. E così, ancor prima dei numeri ufficiali e dell’ammissione della sconfitta da parte dello sfidante Mitt Romney, il mondo intero ha avuto la certezza che il presidente degli Stati Uniti non sarebbe cambiato. Almeno per “altri quattro anni”, ha continuato Obama con un altro breve messaggio online, che accompagnava la foto di un caldo abbraccio con la moglie Michelle. Uno scatto che in pochi minuti ha fatto il giro del web e che in meno di due ore è stato il più ritwittato della storia del social network, oltre 400mila volte.

L’ATTESA DEI RISULTATI. La notte dello spoglio elettorale è stata lunga e non certo semplice, con l’incognita swing states che non si è sciolta fino all’ufficialità, arrivata quasi in contemporanea con quel primo tweet, che Obama si era aggiudicato l’Ohio. Uno Stato che di per sé garantiva 18 grandi elettori e che i due candidati hanno inseguito fino all’ultimo. Inizialmente è stato in vantaggio Romney, con le vittorie negli Stati più sicuri, dal Kentucky all’Indiana, dall’Alabama al Mississippi. Ma la corsa di Obama è stata costante, non ha riservato sorprese, ed è stata soprattutto vittoriosa in quasi tutti gli Stati incerti. Oltre all’Ohio, il presidente è riuscito infatti ad aggiudicarsi Florida, Virginia, Pennsylvania, Colorado, Wisconsin, New Hampshire, Michigan, Nevada, Iowa. Proprio quest’ultimo ha ospitato la tappa finale della maratona che ieri ha chiuso la campagna, durante la quale il presidente è stato accompagnato da star come Bruce Springsteen e Jay-Z. Il conteggio finale ha visto Obama vincere su Romney per 332 grandi elettori a 206, un vantaggio inferiore rispetto a quello di quattro anni fa con cui il democratico aveva vinto su John McCain (365 a 173). Ma che non ha lasciato incertezze.

ROMNEY AMMETTE LA SCONFITTA. Mitt Romney, chiuso al quartier generale, si è fatto desiderare. Il silenzio dopo le ‘parole digitali’ di Obama è stato lungo e per alcuni istanti ha fatto temere una possibile contestazione. Ma poi è arrivata la telefonata con cui il repubblicano ha ammesso la sconfitta e fatto i complimenti all’uomo che ha provato, senza successo, a scalzare dalla Casa Bianca. “Gli auguro il meglio e prego che il presidente possa guidare la nostra nazione nel modo migliore”, ha detto davanti alla folla riunita al centro congressi di Boston. “Spero di non aver deluso le vostre aspettative”, ha detto poi ai sostenitori, aggiungendo: “La nostra nazione vive un momento critico e non possiamo rischiare di assumere una posizione sbagliata”. “Credo nell’America – ha spiegato – e nel popolo americano. Le elezioni sono finite, ma i miei principi restano”.

IL COMMENTO DI OBAMA. “Sappiamo che il meglio per gli Stati Uniti deve ancora venire”, ha detto Barack Obama commentando la propria vittoria elettorale dal palco a Chichago. “Vorrei ringraziare ogni americano” per questo risultato, ha dichiarato. “Il compito di rendere ancora più perfetta la nostra unione continua. E continua grazie a voi. Siamo una famiglia e continueremo ad andare avanti come una nazione unita”, ha proseguito.

CONGRESSO REPUBBLICANO, SENATO DEMOCRATICO. Oltre che a scegliere il presidente, le elezioni di ieri hanno anche determinato gli equilibri del Congresso. Rinnovata la Camera, come avviene ogni due anni, in tutti i suoi 435 seggi, dove la maggioranza è rimasta repubblicana. Al Senato invece si è votato per 33 membri su cento, con la maggioranza rimasta saldamente nelle mani dei democratici. Una paura in meno per Obama che però, fino almeno alle prossime elezioni di mid term, dovrà vedersela con una Camera di segno opposto.

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