Doha (Qatar), 9 nov. (LaPresse/AP) – Il Consiglio nazionale siriano ha scelto il suo nuovo presidente. Si tratta di George Sabra, di famiglia cristiana, ex comunista diventato socialdemocratico, ed ex insegnante di scuola superiore e autore televisivo di programmi per bambini, tra cui anche la versione araba di Sesame Street. “Questo giorno – ha commentato dopo l’annuncio della sua nomina, durante una conferenza a Doha, in Qatar – è una vittoria del popolo siriano per provare in tutto il mondo la nostra realtà, come gridavano i giovani per le strade: ‘Il popolo siriano è uno solo'”.

La scelta di Sabra arriva alla vigilia di un’altra decisione cruciale per il Cns. La formazione con sede a Istanbul, dovrà decidere infatti a breve se unirsi a un gruppo più ampio dell’opposizione, promosso dai Paesi occidentali e arabi che appoggiano un rovesciamento di Bashar Assad. Secondo il piano, presentato proprio a Doha in questi giorni, il nuovo gruppo dovrebbe formare un governo transitorio nelle aree sotto controllo dei ribelli in Siria e servire come canale per gli aiuti esteri all’opposizione. Tuttavia, i membri del Cns hanno espresso riserve su questa possibilità, anche per il timore che l’influenza del gruppo, che è ancora la maggiore formazione di opposizione siriana, possa diluirsi. Il Consiglio, infatti, otterrebbe solo un terzo dei 60 seggi del nuovo organismo, per lasciare spazio agli attivisti che operano dall’interno della Siria.

La risposta del Cns avrebbe dovuto arrivare già oggi, ma le operazioni sono state ritardate. Il Consiglio ha però promesso all’autore del nuovo piano, il dissidente siriano Riad Seif, e agli ospiti del Qatar, dove si è svolta la conferenza allargata dell’opposizione, di decidere velocemente se accettare l’idea di principio. Oggi Sabra ha tuttavia fatto sapere che le negoziazioni su una formula accettabile potrebbero proseguire oltre il fine settimana. “Il problema – ha dichiarato il nuovo leader del Cns, 65 anni e padre di tre figli – è che non c’è una risposta secca attraverso il sì o il no. Questa è la politica”.

Sabra ha spiegato di essere amico di lunga data di Seif, con il quale ha anche condiviso la cella di un carcere in passato. Il 65enne, veterano della dissidenza e attivista di sinistra, spiega di essere stato detenuto per otto anni a partire dal 1987, e per due brevi periodi nell’estate e nell’autunno dello scorso anno. Un tempo dirigente del Partito comunista siriano che nel 2005 si trasformò in partito socialdemocratico, l’uomo ha lasciato la Siria alcuni mesi fa, dopo lo scoppio della rivolta contro Assad, e si è trasferito a Parigi. Come suo vice, il Cns ha scelto Mohammed Farouk Taifur, membro dei Fratelli musulmani.

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