New York (New York, Usa), 9 nov. (LaPresse/AP) – Sta sollevando un acceso dibattito negli Stati Uniti la messa in vendita di una bambola che si allatta al seno. Nella confezione del giocattolo è inclusa una maglietta con sensori a forma di petali cuciti all’altezza del seno. Se si avvicina la bocca della bambola a questi finti capezzoli, la bimba inizia a emettere suoni simili a quelli prodotti da un neonato vero e proprio che succhia il latte. L’idea ha suscitato molte polemiche e perfino il commentatore politico Bill O’Reilly è intervenuto a proposito nella sua trasmissione su Fox News. “Voglio semplicemente che i bambini restino bambini. Non abbiamo bisogno di cose del genere”, ha detto. Secondo i critici, il giocattolo prevede un livello di maturità troppo alto da parte dei bambini. La bambola è disponibile in otto versioni, con diversi colori della pelle e tratti del viso. Come molte altre, piange e fa il ruttino. Costa 89 dollari e nessuna grande catena di negozi negli Usa ha voluto metterla in vendita.
Dennis Lewis, rappresentante della società spagnola Berjuan Toys, produttrice della Breast Milk Baby, si è detto sorpreso dalle perplessità suscitate dalla bambola. “Abbiamo ricevuto un feedback molto positivo da parte di organizzazioni che promuovono l’allattamento al seno, da molte mamme e da molti educatori”, ha riferito. “Ma ci sono anche tante persone che forse non hanno riflettuto su quale sia lo scopo di questa bambola. Di solito si tratta di persone che hanno dei problemi con l’allattamento al seno in generale oppure lo considerano come qualcosa di sessuale”, ha aggiunto.
Stevanne Auerbach, un’esperta dello sviluppo infantile e dei giocattoli nota come Dr. Toy, ha elogiato l’idea, affermando che la bambola può aiutare i bambini ad affrontare la curiosità legata all’arrivo di fratelli più piccoli. “In Europa – ha notato Auerbach – l’allattamento al seno è accettato e lì la bambola ha avuto successo”. Altri esperti concordano su questo aspetto; secondo Lewis le vendite della bambola negli Usa sono state colpite dai persistenti pregiudizi riguardo all’allattamento al seno. “Non ci sono dubbi su questo – ha affermato – perché qui ci sono ancora dei tabù, difficili da giustificare e da spiegare. Parli del seno e la gente pensa subito a Janet Jackson e altre cose del genere, che non hanno assolutamente niente a che fare con l’allattamento”. Secondo Lewis, la Breast Milk Baby ha “molti rimandi sessuali in meno” rispetto a Barbie o a molte altre bambole.
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