Belize City (Belize), 13 nov. (LaPresse/AP) – John McAfee, fondatore dell’omonima compagnia di software antivirus, è stato convocato dalla polizia del Belize, dove vive, per essere interrogato sull’omicidio del vicino Gregory Viant Faull, 52enne il cui corpo senza vita è stato ritrovato domenica. Parlando alla rivista Wired, ieri McAfee aveva fatto sapere di non avere nulla a che fare con la morte dell’uomo, ma ha detto di temere che la polizia possa ucciderlo. Il programmatore ha anche rivelato si essersi nascosto sotto la sabbia quando domenica ha visto gli agenti dirigersi verso la sua casa.
“Vogliamo incoraggiarlo a venire. Se si sente minacciato, gli diciamo: ‘Porti qualcuno con sé, ma venga. Ci aiuti a risolvere questo crimine e potrà sentirsi libero'”, ha dichiarato ad Associated Press il portavoce del ministero della Sicurezza nazionale del Belize, Raphael Martinez. Nel corso dell’indagine, ha spiegato il portavoce, due persone sono state fermate per essere interrogate, ma la polizia deve ancora stabilire il movente del crimine e nessuna persona è stata accusata formalmente.
La vittima, originaria di Orlando, in Florida, è stata trovata morta con un colpo d’arma da fuoco alla testa, all’interno della sua casa a due piani di San Pedro, città dell’isola di Ambergris Caye. A scoprire il corpo è stata la governante, la quale ha chiamato la polizia. In un comunicato, la famiglia di Faull spiega che l’uomo aveva appena finito di ristrutturare la sua casa in Belize e aveva intenzione di metterla in affitto a turisti per i periodi in cui si sarebbe dedicato alla navigazione in mare.
Sempre secondo quanto riporta Wired, McAfee si dice convinto del fatto che chiunque abbia ucciso Faull stesse in realtà cercando lui e abbia scelto la persona sbagliata. Ma tra i due sembra non scorresse buon sangue. Il sindaco di San Pedro, Daniel Guerrero, spiega infatti che la vittima aveva consegnato al consiglio cittadino una lettera di lamentele per il fatto che McAfee lasciava liberi i suoi cani, i quali inseguivano e attaccavano ciclisti e persone, e che le sue guardie di sicurezza violavano le proprietà dei vicini. Tuttavia, aggiunge il sindaco, non ci sono per ora abbastanza prove per dire che il celebre programmatore informatico sia sospettato. “Entrambi erano miei amici. È difficile. È una vicenda che ha sconvolto la comunità”, ha dichiarato Guerrero. La polizia locale si dice convinta che lo statunitense si trovi ancora in Belize, ma fa sapere che contatterà le autorità di Usa, Messico e Guatemala per trovare eventuali prove del fatto che l’uomo abbia lasciato il Paese.
McAfee ha venduto le sue quote della compagnia di software antivirus all’inizio degli anni ’90 e si è trasferito in Belize tre anni fa. In un’intervista al New York Times nel 2009, rivelò di aver perso quasi tutta la sua fortuna da 100 milioni di dollari per la crisi finanziaria, e di possedere solo più 4 milioni di dollari. Ad aprile di quest’anno, la polizia del Belize perquisì la sua casa in cerca di pistole e droga. McAfee rivelò che la polizia trovò delle armi, a suo dire legalmente registrate, e che lo rilasciò senza accuse dopo averlo trattenuto alcune ore. Oltre all’abitazione di San Pedro, il programmatore possiede in Belize anche un complesso di case vicino al confine con il Messico.
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