Bankgkok (Thailandia), 18 nov. (LaPresse/AP) – La visita di Barack Obama in Birmania è un riconoscimento del fatto che è in corso una transizione democratica, ma non è un appoggio al governo del Paese. Lo ha detto lui stesso durante una conferenza stampa che ha tenuto in Thailandia, dove è arrivato oggi. Si tratta della prima tappa di un viaggio di Obama in Asia, il primo dalla rielezione, durante il quale si recherà appunto anche in Birmania. Le dichiarazioni dell’inquilino della Casa Bianca sembrano voler rispondere alle critiche di chi considerava prematura una visita del presidente Usa in Birmania. Il Paese ha intrapreso significative riforme, ma centinaia di prigionieri politici sono ancora detenuti e le recenti violenze etniche hanno costretto oltre 100mila persone a lasciare le loro case. Obama ha spiegato che la sua visita è mirata a evidenziare i passi che la Birmania deve ancora fare, congratulandosi al tempo stesso con i cittadini per aver “aperto le porte” a un percorso di rispetto dei diritti umani e libertà politica.
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