Mumbai (India), 18 nov. (LaPresse/AP) – Centinaia di migliaia di persone hanno riempito le strade di Mumbai per il funerale di Bal Thackeray, leader estremista indù morto ieri a 86 anni, legato a ondate di violenza di massa contro musulmani e immigrati in India. Non ci sono cifre ufficiali ma, secondo i media indiani, hanno partecipato alle esequie più di un milione e mezzo di persone.
Balasaheb Thackeray, demagogo del partito di estrema destra Shiv Sena (l’Esercito di Shiva) da lui istituito nel 1966, è morto per arresto cardiorespiratorio in seguito a una malattia durata alcune settimane. Il governo di stato del Maharashtra, di cui Mumbai è la capitale, ha annunciato i funerali di Stato per il politico. “Mumbai non vedeva una congregazione come questa da 50 anni”, ha commentato il giornalista Kumar Ketkar, rispettato commentatore politico indiano.
Quasi 20mila poliziotti sono stati allertati per ogni evenienza questa mattina, a causa della violenta storia del gruppo. Ma la folla in lutto è apparsa calma e ordinata mentre il corteo funebre per Thackeray marciava facendosi strada fino al parco di Shivaji, dove 46 anni fa l’uomo fece il suo debutto politico. Qui il corpo del leader, avvolto nella bandiera nazionale indiana, è rimasto a disposizione per l’ultimo saluto dei suoi sostenitori prima di essere cremato. Il figlio e successore, Uddhav Thackeray, ha acceso il rogo in mezzo ai canti della folla che inneggiavano all’immortalità del leader. Presenti anche i più importanti politici indiani, industriali e le stelle di Bollywood tra cui L.K. Advani, Sharad Pawar, Anil Ambani e Amitabh Bachchan, che hanno collocato corone floreali vicino al corpo di Thackeray.
Il Shiv Sena, uno dei partiti politici più xenofobi dell’India, è stato al potere nel Maharashtra dal 1995 al 2000. Fa parte dei gruppi di estrema destra responsabili della distruzione di una moschea del 16esimo secolo. Thackeray è stato incolpato per le violenze e i disordini che seguirono, e che nella sola Mumbai hanno portato alla morte di quasi mille persone. Nei primi anni 1990, il Shiv Sena ha condotto con successo una campagna per cambiare il nome della città da Bombay, definito dal partito una corruzione derivata dal colonialismo, a Mumbai, derivante dal nome nella locale lingua marathi di una dea indù, Mumba. Anche se la presa politica del Shiv Sena di Mumbai è stata in calo negli ultimi dieci anni, ha ancora nelle proprie fila decine di migliaia di seguaci violenti.
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