Salonicco (Atene), 23 nov. (LaPresse/AP) – Gli immigrati rinchiusi nel centro di detenzione di Komotini, nel nordest della Grecia, hanno dato il via a una rivolta che ha causato il ferimento di almeno 16 persone e ingenti danni alla struttura. La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta usando i lacrimogeni dopo che alcuni materassi sono stati dati alle fiamme e le strutture in metallo dei letti sono state smontate e usate come armi. I 16 feriti sono 12 migranti e quattro poliziotti. Oltre 40 arresti sono stati eseguiti dopo la rivolta.

Il centro di detenzione per immigrati illegali ospita circa 550 persone proveniente in gran parte da Afghanistan, Iraq e Siria, per cui è prevista l’espulsione. È stato aperto a settembre e da subito l’associazione degli agenti di polizia della regione di Rodopi si è lamentata per la scarsa sorveglianza. “A ogni turno ci sono 15 agenti che devono tenere sotto controllo 550 persone. Non è sufficiente”, ha detto Stavroula Tzatzana, presidente dell’associazione. “Abbiamo più volte avvertito che le condizioni sono inappropriate e ora è chiaro che esse stiano mettendo a rischio le vite dei miei colleghi”, ha aggiunto la presidente.

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