Stoccolma (Svezia), 30 nov. (LaPresse/AP) – L’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu e altri due Nobel per la Pace, la nordirlandese Mairead Maguire e l’argentino Adolfo Perez Esquivel, hanno scritto una lettera aperta alla Fondazione Nobel di Stoccolma chiedendo che l’Unione europea non riceva l’onorificenza assegnatale per il 2012. L’Ue, affermano i tre, “non è chiaramente uno dei ‘campioni della pace’ che Alfred Nobel aveva in mente” quando istituì il premio nel 1895. L’onorificenza, che prevede uno stanziamento di 8 milioni di corone svedesi (920mila euro), si legge nella lettera, quest’anno non dovrebbe venire versata.
“Chiediamo al consiglio della fondazione di chiarire che non può e non pagherà il premio dai propri fondi”, hanno scritto i tre nella lettera, notando che l’Ue ammette una “sicurezza basata sulla forza militare e su dichiarazioni di guerra invece di insistere sulla necessità di trovare un approccio alternativo”. Il blocco a 27, si legge nel documento datato 28 novembre, non è riuscito “a realizzare la pace globale auspicata da Alfred Nobel, e il Comitato Nobel norvegese ha ridefinito e rimodellato il premio in un modo non conforme alla legge”. La lettera è stata firmata anche dall’Ufficio internazionale per la pace di Ginevra, vincitore del premio nel 1910, nonché da alcuni scrittori, avvocati e attivisti. Tutu vinse il premio nel 1984 per la sua lotta non violenta contro l’apartheid. La Maguire fu premiata nel 1976 per i tentativi di trovare una soluzione pacifica al conflitto nell’Irlanda del Nord, mentre Esquivel ricevette l’onorificenza nel 1980 per il lavoro a favore dei diritti umani in Argentina.
Il Comitato Nobel norvegese ha motivato la decisione di premiare l’Ue con la sua promozione di “pace e riconciliazione, democrazia e diritti umani” in Europa nei sei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. “Critiche del genere non sono mai auspicabili, ma il comitato ha discusso in più occasioni di queste affermazioni e ha concluso che il premio per quest’anno è stato assegnato in linea con il testamento di Nobel”, ha commentato la lettera Geir Lundestad, segretario del Comitato. Alfred Nobel, chimico e filantropo svedese, lasciò soltanto delle linee guida generiche riguardo al premio per la Pace, spiegando che l’onorificenza dovrebbe essere assegnata a chi “lavora per la fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione degli eserciti e per l’organizzazione e la promozione di conferenze di pace”.
Fredrik Heffermehl, noto ricercatore e tra i firmatari della lettera, aveva accusato anche il comitato di aver gradualmente allargato l’ambito in cui viene assegnato il premio per includere tra i vincitori figure come il presidente Usa Barack Obama. Le critiche hanno portato a un’inchiesta formale, che fu però successivamente abbandandonata. Il premio per quest’anno sarà consegnato il 10 dicembre, nell’anniversario della morte di Alfred Nobel durante una cerimonia a Oslo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata