New York (New York, Usa), 3 dic. (LaPresse/AP) – Il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, ha espresso “grave preoccupazione” per l’annuncio di Israele di proseguire con la costruzione di alloggi negli insediamenti. Secondo Ban, inoltre, la pianificazione nella cosiddetta area E1, a est di Gerusalemme, “rappresenterebbe un colpo fatale alle restanti possibilità di garantire una soluzione a due Stati” fra israeliani e palestinesi. Per questo il segretario Onu ha affermato che “nell’interesse della pace, ogni piano per la zona E1 deve essere fermato”. A riferirlo è stato il portavoce di Ban, Martin Nesirky, sottolineando che il segretario Onu “ripete il suo invito a tutte le parti coinvolte a riprendere i negoziati e intensificare gli sforzi per una pace duratura e ad astenersi da azioni provocatorie”.

Anche Stati Uniti, Regno Unito, Francia e altri Stati europei hanno denunciato il progetto israeliano. Ieri l’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, ha espresso preoccupazione che l’espansione degli insediamenti “possa rappresentare un passo strategico che indebolisca le prospettive di una Palestina vicina e vitale con Gerusalemme capitale condivisa con Israele”. La Ashton ha inoltre invitato Israele a mostrare il suo impegno per la ripresa dei colloqui di pace non andando avanti con il programma di insediamenti. “L’Unione europea ha ripetutamente affermato che tutte le costruzioni di insediamenti sono illegali in virtù della legge internazionali e costituiscono un ostacolo alla pace”, ha aggiunto l’Alto rappresentante della politica estera Ue.

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