Dacca (Bangladesh), 9 dic. (LaPresse/AP) – Violenti scontri si sono verificati nella notte a Dacca e in altre città del Bangladesh, durante le proteste indette dall’opposizione contro il governo. Due persone sono morte e oltre 200 sono rimaste ferite. A indire le manifestazioni una coalizione di 18 partiti guidata dall’ex premier Khaleda Zia, che ha invitato i dimostranti a bloccare le strade in tutto il Paese per chiedere che sia ripristinata la misura costituzionale che prevede un ente di controllo bipartisan, in vista delle elezioni del 2014. Il governo del premier Sheikh Hasina l’anno scorso aveva archiviato la misura, che era in vigore da 15 anni, dopo che la Corte suprema l’aveva definita incostituzionale. Secondo l’opposizione, la revoca permetterà al primo ministro di truccare le elezioni.

Per contenere le proteste, la polizia ha sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni. I dimostranti hanno bersagliato gli agenti di pietre e mattoni, dato fuoco a oltre cento veicoli e tentando di bloccare strade in tutto il Paese. Un manifestante è rimasto ucciso durante gli scontri nel distretto di Sirajganj, a circa cento chilometri a nordovest di Dacca. Un’altra persona è morta a Dacca, travolta da un bus che, con altri, stava cercando di fermare. Duecento i feriti, tra cui agenti delle forze di sicurezza. Il quotidiano Daily Star della capitale ha riferito anche di decine di bombe artigianali fatte esplodere nel distretto Gabtali della capitale.

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