Peshawar (Pakistan), 19 dic. (LaPresse/AP) – Non si fermano gli attacchi contro le squadre dell’Organizzazione mondiale della sanità attive in questi giorni in Pakistan per la campagna di vaccini contro la poliomielite. Tra ieri e oggi almeno sette persone hanno perso la vita e, come conferma la portavoce Maryam Yunus, l’Oms ha deciso di sospendere la campagna. Gli assalti di oggi sono avvenuti a Charsadda, dove una operatrice e il suo autista sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco; a Peshawar, dove un operatore è stato gravemente ferito da un colpo alla testa; e a Nowshera, dove non si registrano vittime. Ieri invece, cinque operatrici erano state uccise in diversi attacchi in città nel nord, e in una nota congiunta Oms e Unicef avevano condannato gli attacchi, sostenendo che essi stiano privando la parte più vulnerabile della popolazione pakistana di interventi sanitari salva-vita. La campagna è stata programmata per una durata di tre giorni ed era iniziata lunedì. Il Pakistan è uno dei tre Paesi al mondo dove la poliomielite è endemica. I militanti accusano gli operatori di lavorare come spie degli Stati Uniti e sostengono che il vaccino renda i bambini sterili.
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