Napoli, 24 dic. (LaPresse) – Sono tre italiani di origine campana e un ucraino i marinai sequestrati ieri da pirati al largo della costa nigeriana. Tra loro c’è anche il capitano del rimorchiatore assaltato, l’Asso Ventuno della compagnia Augusta Offshore, con base a Napoli. È la stessa compagnia di navigazione a fornire la ricostruzione dell’attacco, avvenuto ieri intorno alle 19,45 al largo dello Stato di Bayelsa.

Il rimorchiatore stava viaggiando da Erha Field a Onne quando è stato attaccato da un commando di sette persone, all’apparenza nigeriani. “La nave – spiega la compagnia nel comunicato – è stata raggiunta da un mezzo veloce e sono salite a bordo sette persone di presunta nazionalità nigeriana, armate. Il gruppo ha forzato l’entrata nella nave rompendo una porta e obbligando tutto l’equipaggio a riunirsi sul ponte. In seguito, l’equipaggio è stato derubato degli effetti personali”.

Secondo la ricostruzione fornita dalla compagnia, “i pirati hanno intimato all’equipaggio di indirizzare la nave verso la costa affinché si potesse incontrare con due mezzi veloci che li attendevano. Hanno fatto scendere quattro membri europei dell’equipaggio (tre italiani e un ucraino) compreso il comandante, caricandoli a bordo dei loro mezzi”. I pirati, quando si sono allontanati, hanno annunciato che si sarebbero poi fatti vivi per concordare le condizioni del rilascio.

La compagnia precisa che nessuna delle persone coinvolte nell’assalto è rimasta ferita e che “la nave con l’equipaggio rimasto a bordo sta tornando in porto”. Intanto, l’Augusta Offshore fa sapere che sta “collaborando con le istituzioni preposte”, mentre l’Unità di crisi della Farnesina e lo stesso ministro degli Esteri Giulio Terzi stanno seguendo la vicenda in coordinamento con le autorità nigeriane. (Fotografia fornita da Augusta Offshore SpA).

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