Cooma (Australia), 8 gen. (LaPresse/AP) – I vigili del fuoco australiani sono al lavoro da venerdì per combattere i vasti incendi scoppiati nel sudest del Paese e nell’isola della Tasmania. Oggi le autorità hanno ordinato l’evacuazione dei parchi nazionali e avvertito che le temperature torride e i forti venti hanno creato condizioni definite in alcuni casi “catastrofiche”. Finora non sono stati riportati decessi in relazione agli incendi, anche se le autorità della Tasmania stanno ancora tentando di rintracciare un centinaio di abitanti della cittadina di Dunalley, a est della capitale statale Hobart, in cui le fiamme hanno distrutto 90 abitazioni. Oggi la polizia locale ha diffuso un comunicato in cui afferma che non sono stati trovati cadaveri in seguito ai controlli preliminari nelle case.
“Di fronte a noi si profila uno dei peggiori periodi di emergenza legati agli incendi”, ha dichiarato Shane Fitzsimmons, commissario dei vigili del fuoco rurali del New South Wales. “Non potrebbero esserci condizioni peggiori di queste. Siamo giunti a un livello catastrofico e chiaramente in quelle zone l’opzione più sicura è andarsene”, ha aggiunto. Gli incendi sono purtroppo molto comuni nel corso dell’estate australiana. Nel febbraio 2009 centinaia di roghi nello Stato di Victoria provocarono la morte di 173 persone e distrussero oltre duemila case.