Mosca (Russia), 18 gen. (LaPresse/AP) – Il direttore artistico del Teatro Bolshoi di Mosca, Sergei Filin, rischia di perdere la vista dopo essere stato aggredito la notte scorsa da un uomo che gli ha gettato acido sul volto. Ex ballerino del Bolshoi dal 1989 al 2007 e a capo del teatro di Mosca da marzo del 2011, Filin sarà trasferito a Bruxelles, dove sarà curato in un ospedale militare specializzato in ustioni. Le sue condizioni sono stabili, fanno sapere dal teatro.

L’AGGUATO. L’aggressione è avvenuta nella notte, quando Filin è uscito dall’auto davanti alla sua casa nel centro della capitale russa. Con la testa avvolta in bende bianche, il direttore artistico del teatro russo ha concesso un’intervista all’emittente Ren Tv: “Mi sono spaventato pensando che quell’uomo mi avrebbe sparato. Mi sono girato per scappare, ma lui mi ha superato”. Filin ha riferito che l’assalitore era solo, aveva il volto coperto e indossava un cappuccio. La portavoce del teatro, Katerina Novikova, ha dichiarato all’emittente Channel One che l’uomo rischia di perdere la vista.

LE MINACCE E I GESTI INTIMIDATORI. Il direttore artistico è stato più volte vittima di minacce e intimidazioni, ed è possibile che l’attacco sia dovuto alle lotte di potere interne al Bolshoi, tra gruppi di ballerini e dirigenti. Filin, ha spiegato il direttore generale del teatro Anatoly Iksanov, sapeva che qualcuno stava cercando di mettere a rischio la sua posizione e lo stava minacciando. All’inizio di gennaio hacker avevano infatti pubblicato online la sua corrispondenza privata, mentre nei giorni scorsi qualcuno aveva tagliato le gomme delle sua auto.

DUBBI SUL PERSONALE DEL BOLSHOI. Iksanov ha inizialmente dichiarato che l’aggressione sarebbe legata al lavoro di Filin, perché i ballerini hanno lamentato spesso il trattamento cui li sottopone. “È un uomo che rispetta i principi e non scende mai a compromessi”, ha detto Iksanov all’emittente Channel One. “Se crede che qualche ballerino non sia pronto o non sia in grado di esibirsi, non lo sceglie”, ha aggiunto. Iksanov ha poi ritrattato la sua dichiarazione, dicendo invece che “l’obiettivo dell’aggressione era creare divisioni e disaccordi tra i dirigenti del teatro”. “Non avremmo mai immaginato che una lotta per i ruoli, non per proprietà immobiliari o per il petrolio, potesse raggiungere questo livello di criminalità”, ha affermato la portavoce del teatro Novikova.

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