Las Vegas (Nevada, Usa), 29 gen. (LaPresse/AP) – “Ora è il momento” di modificare le leggi sull’immigrazione. Con queste parole, parlando da Las Vegas, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato la proposta di riforma della Casa Bianca in merito. Ieri anche alcuni senatori avevano presentato una proposta bipartisan. Entrambe le proposte sono ancora prive di dettagli chiave. Sono però chiari i loro principi di base, comuni: stabilire un percorso per dare la cittadinanza ai circa 11 milioni di immigrati che vivono illegalmente nel Paese, rafforzare la sicurezza lungo i confini, attuare un giro di vite sui datori di lavoro che assumono immigrati clandestini e velocizzare il sistema legale che ruota intorno all’immigrazione.

“Un invito ad agire si sente in tutta l’America”, ha detto Obama parlando a un evento in stile campagna elettorale organizzato in Nevada, Stato con un alto tasso di popolazione ispanica. Nelle elezioni a Obama è andato il 71% dei voti degli ispanici, dandogli un vantaggio sullo sfidante repubblicano Mitt Romney. “La domanda è semplice: abbiamo la determinazione come popolo, come Paese e come governo a lasciarci finalmente questa questione alle spalle”, ha detto Obama. “Io credo di sì”, ha risposto.

Le proposte della Casa Bianca e del gruppo bipartisan di senatori (composto da 4 democratici e 4 repubblicani) sono distinte, ma da parte di entrambi c’è un accordo a lavorare per portare avanti una riforma. Il che costituisce una svolta dopo anni di stallo in proposito, svolta probabilmente favorita dall’influenza crescente dell’elettorato ispanico nelle consultazioni sia locali che nazionali. Molti repubblicani in passato si sono opposti all’ipotesi di dare la cittadinanza agli immigrati sostenendo che non fosse giusto perché si trattava di persone che avevano infranto la legge. Motivo di divergenza fra Casa Bianca e senatori potrebbe essere tuttavia la pianificazione del percorso da compiere per ottenere la cittadinanza.

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