Washington (Usa), 30 gen. (LaPresse/AP) – “Dovete agire”. Con queste parole Gabrielle Giffords, ex deputata statunitense ferita l’8 gennaio 2011 da un colpo di pistola durante un comizio a Tucson in Arizona, ha chiesto al Congresso di intervenire contro la violenza commessa con armi da fuoco. Proprio oggi si è infatti aperto il dibattito sulle armi alla Commissione giustizia del Senato, dove è comparso anche Wayne Lapierre, capo della lobby delle armi National Rifle Association.

GIFFORDS A SENATORI: SIATE CORAGGIOSI. La Giffords ha aperto la sessione chiedendo in modo accorato che siano presi provvedimenti: “Dobbiamo fare qualcosa. Sarà difficile, ma è tempo di farlo. Siate forti, siate coraggiosi”. “Troppi bambini – ha aggiunto – stanno morendo” a causa delle violenze commesse con armi da fuoco, “parlare è difficile, ma devo dire qualcosa di importante. La Giffords rimase ferita gravemente in una sparatoria durante un comizio a Tucson, in Arizona, l’8 gennaio 2011, quando sei persone persero la vita. Quella di oggi è la prima sessione sulle armi dalla strage di Newtown a dicembre, in cui furono uccise 27 persone tra cui 20 bambini.

KELLY: NESSUNA SCUSA PER NON AGIRE. Al fianco della moglie, in commissione si è presentato anche il marito, l’astronauta in pensione Mark Kelly. Se è vero che contrastare la violenza con le armi da fuoco è un problema complesso, ha dichiarato Kelly, i deputati non hanno scuse per non agire. L’astronauta ha poi spiegato che lui e sua moglie posseggono armi e sostengono il diritto di averne. Tuttavia, ha aggiunto, il Congresso deve rafforzare le leggi con cui prevenire i crimini e impedire alle persone con problemi mentali di acquistare armi. L’astronauta ha detto anche che lui e la moglie sono “due americani ragionevoli”, che credono sia tempo che il Congresso agisca. La giornata dei coniugi a Washington è poi proseguita alla Casa Bianca, dove sono stati ricevuti dal presidente Barack Obama. Tutti, ha spiegato il portavoce Jay Carney, sono stati “rincuorati” di vedere l’ex deputata davanti alla commissione giustizia del Senato.

LA PROPOSTA DI OBAMA. Dopo le ultime drammatiche sparatorie, a inizio mese Obama ha proposto un pacchetto che include il bando delle armi d’assalto, chiede controlli sul passato di chi acquista armi e limita la capacità dei caricatori a dieci proiettili. Gabrielle Giffords e il marito hanno fondato un comitato chiamato Americani per soluzioni responsabili, con cui sostenere i deputati favorevoli a maggiori controlli sulle armi da fuoco e contrastare l’influenza e le pressioni della Nra.

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