Ankara (Turchia), 1 feb. (LaPresse/AP) – Un attentatore suicida si è fatto esplodere a un ingresso dell’ambasciata Usa ad Ankara, in Turchia, causando la morte di una guardia di sicurezza e il grave ferimento di una donna. L’area in cui si trova la sede diplomatica è la stessa che ospita quelle di altri Paesi, tra cui Italia, Francia e Germania. La polizia ha chiuso l’accesso in diverse parti e rafforzato la sicurezza intorno alle ambasciate straniere. Poco dopo l’attacco, il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso una indagine approfondita, mentre il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha dichiarato che si è trattato di un “atto terroristico”. Il governo turco ha parlato di una azione compiuta da un gruppo di sinistra bandito, senza però specificare quale sia, mentre un poliziotto ha parlato del Partito-fronte rivoluzionario della liberazione del popolo (DHKP-C).
LA DINAMICA. Un attentatore suicida avrebbe tentato di entrare nella sede diplomatica statunitense da un ingresso laterale, facendo detonare l’esplosivo che aveva indosso al posto di sicurezza. E’ morto nell’esplosione, uccidendo una delle guardie e ferendo gravemente una donna che si trovava sul posto. Quest’ultima è una ex giornalista dell’emittente privata turca Ntv, la 38enne Didem Tuncay, che si trovava nell’ambasciata per chiedere il rilascio di un visto. La donna ha riportato ferite alla testa e sarebbe in gravi condizioni. Subito dopo l’esplosione, sul posto sono accorsi agenti e personale medico di emergenza. Le misure di sicurezza sono state rafforzate nell’area, in particolare intorno alle ambasciate straniere.
ERDOGAN: FAREMO LUCE SUI FATTI. “Le nostre forze di sicurezza stanno conducendo una indagine a seguito dell’esplosione di oggi all’ambasciata Usa ad Ankara. Condivideremo pubblicamente gli sviluppi quando avremo informazioni affidabili”, ha dichiarato il primo ministro Erdogan, secondo quanto riportato dall’agenzia Anadolu. “Il nostro dipartimento di sicurezza sta lavorando in modo intensivo per trovare i responsabili e fare luce sulla questione – ha aggiunto – ma è triste che un simile attacco sia avvenuto nel nostro Paese. Siamo sempre molto attenti alla sicurezza delle ambasciate straniere”.
MINISTRO INTERNO: ATTACCO DI GRUPPO SINISTRA BANDITO. Secondo il ministro dell’Interno turco, Muammer Güler, l’attentatore suicida era membro di un gruppo di sinistra bandito. Non ha rivelato a quale gruppo alludesse, ma un poliziotto ha riferito ad Associated Press che l’attentatore era probabilmente membro del Partito-fronte rivoluzionario della liberazione del popolo (DHKP-C). Il quotidiano turco in lingua inglese, Hurriyet Daily News, ha aggiunto che secondo alcune fonti si tratterebbe del 30enne Ecevit Sanli, condannato al carcere in passato.
CASA BIANCA: ATTO TERRORISTICO. Dopo che il dipartimento di Stato Usa ha invitato tutti i cittadini statunitensi a restare lontani dalle sedi diplomatiche del Paese, da raduni e luoghi sensibili, la Casa Bianca ha fatto sapere che si è trattato di “un atto terroristico”. A dichiararlo è stato il portavoce Jay Carney, puntualizzando che un attacco suicida nel perimetro di un’ambasciata è tale per definizione.
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