Usa, ok di Obama: al Congresso documenti riservati su uso mirato droni

Washington (Usa), 7 feb. (LaPresse/AP) – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha dato ordine al dipartimento della Giustizia di consentire alle commissioni di intelligence del Congresso l’accesso ai principi legali alla base degli attacchi di droni contro i cittadini americani legati ad al-Qaeda nel mondo. Si tratta di informazioni classificate, stilate dall’Office of Legal Counsel. Lo riferisce una fonte ufficiale dell’amministrazione americana coperta dall’anonimato, secondo la quale Obama ha preso la decisione ieri. L’annuncio arriva mentre la commissione intelligence del Senato americano si prepara a tenere un’udienza di conferma per la nomina a capo della Cia di John Brennan, che ha contribuito alla gestione del programma di uso di droni.

LE INFORMAZIONI SULL’USO DI DRONI CONTRO CITTADINI USA. Secondo la fonte, le informazioni riservate andranno ad aggiungersi a un “documento bianco”, non classificato, consegnato dal dipartimento ai deputati l’anno scorso. Il documento è venuto fuori solo questa settimana. Diversi membri del Congresso avevano fatto pressioni sulla Casa Bianca per ricevere più informazioni su come vengono prese le decisioni sui cittadini Usa da prendere di mira all’estero per presunti legami con il terrorismo. In base al documento non riservato consegnato l’anno scorso, per il governo è legale uccidere cittadini Usa all’estero se si ritiene che siano leader di al-Qaeda di alto rango continuamente impegnati in operazioni mirate a uccidere altri americani.

DOCUMENTI AL CONGRESSO PRIMA DI AUDIZIONE BRENNAN. La senatrice Dianne Feinstein, democratica della California a capo della commissione intelligence, ha fatto sapere che le basi legali dell’uso dei droni saranno fornite al suo gruppo entro giovedì mattina. L’udienza per confermare Brennan a capo della Cia si terrà invece nel pomeriggio americano, alle 20.30 ora italiana. I senatori dovranno decidere se dare l’ok alla nomina fatta da Barack Obama, ma l’audizione si preannuncia tesa perché i membri del Congresso vorranno probabilmente fare chiarezza su una serie di punti, dall’uso di droni a tecniche di interrogatorio come il waterboarding.

L’UCCISIONE DI AL-AWLAKI. A settembre del 2011 due cittadini americani, Anwar al-Awlaki e Samir Khan, furono uccisi in un attacco drone in Yemen. Due settimane dopo il figlio 16enne di al-Awlaki, nato a Denver, fu ucciso in un altro attacco condotto con droni. L’ok a quelle operazioni era arrivato dopo che l’intelligence aveva appurato che al-Awlaki padre era un leader operativo di al-Qaeda nella penisola e che pianificava attentati negli Stati Uniti, compreso il fallito attacco del giorno di Natale del 2009 sul volo fra Amsterdam e Detroit. In base al memo non classificato, per decidere di intervenire bisogna che ci sia la minaccia di un attacco contro gli Stati Uniti, non è necessario che sia imminente.