Pretoria (Sudafrica), 14 feb. (LaPresse) – Un tragico errore o un dramma d’amore. È ciò che la polizia di Pretoria, in Sudafrica, sta cercando di scoprire, dopo che nella notte il campione paralimpico Oscar Pistorius ha ucciso a colpi di arma da fuoco la fidanzata Reeva Steenkamp, modella trentenne, nota come una delle donne più belle del pianeta.

SCAMBIATA PER LADRO. La versione iniziale formulata dai media nazionali è che Pistorius, primo e unico sprinter paralimpico ad aver gareggiato ai Giochi olimpici con i normodotati, avrebbe scambiato per errore la ragazza per un ladro introdottosi nella notte nella sua casa di Pretoria. La chiamata alla polizia è arrivata questa mattina presto, attorno alle 3 ora locale. E quando gli agenti sono arrivati alla casa di Pistorius hanno trovato i paramedici impegnati a salvare la ragazza, raggiunta da quattro spari, la quale però è morta poco dopo. Nell’abitazione è stata trovata una pistola calibro 9, ma non è chiaro quanti colpi siano stati sparati in tutto dall’atleta.

I DUBBI DELLA POLIZIA. Il 26enne è stato incriminato per omicidio e dovrà presentarsi in tribunale domani, mentre le indagini proseguono. Ma fin dalle prime ore dopo l’episodio, i dubbi degli ufficiali sono stati evidenti e la polizia ha fatto sapere che si opporrà a una richiesta di rilascio su cauzione. Gli investigatori hanno smentito la versione della donna scambiata per ladro, diffusa dai media, e attraverso la portavoce della polizia Denise Beukes spiegano che nella casa di Pistorius “si erano verificati incidenti in passato”, “di natura domestica”. Dopo la morte della giovane avvenuta nella notte, nell’abitazione era presente solo l’atleta e, aggiunge la portavoce, “non ci sono altri sospetti coinvolti”. Inoltre, la Beukes spiega che la polizia ha “ricevuto alcune segnalazioni di urla e spari” da parte di vicini di casa del campione, il che potrebbe dare adito all’ipotesi di una lite tra Pistorius e la fidanzata. “Ci sono dei testimoni che abbiamo ascoltato questa mattina”, “stiamo parlando con i vicini e le persone che hanno sentito quanto avvenuto nella prima serata e quando la sparatoria ha avuto luogo”, ha proseguito Beukes.

CHI E’ OSCAR PISTORIUS. Nato a Johannesburg il 22 novembre 1986, Oscar Pistorius è soprannominato ‘The fastest thing on no legs’ (La cosa più veloce su nessuna gamba) e ‘Blade Runner’. Amputato bilaterale dall’età di undici mesi per una grave malformazione congenita, ha praticato in passato il rugby e la pallanuoto, per poi passare all’atletica. Il suo primo appuntamento agonistico di rilievo sono state le Paralimpiadi di Atene del 2004. A diciassette anni vinse il bronzo sui 100 metri e l’oro sui 200, battendo anche atleti amputati singoli più quotati di lui, come gli statunitensi Marlon Shirley e Brian Frasure. Fin dal 2005, però, ha cominciato ad esprimere il desiderio di poter correre coi normodotati in occasione dei Giochi olimpici di Pechino 2008. Un traguardo conquistato lo scorso anno con la partecipazione ai Giochi di Londra, dove ha raggiunto le semifinali dei 400, e la partecipazione alla staffetta sudafriana 4×400.

CHI ERA REEVA STEENKAMP. La vittima di questa tragedia, la modella Reeva Steenkamp, aveva 30 anni e aveva una relazione con Pistorius dal novembre dello scorso anno. Riconosciuta come una delle donne più sexy del mondo anche dal giornale For Him Magazine, laureata e imprenditrice, è stata protagonista di alcuni spot e del reality Tropika Island of Treasure, girato in Giamaica. Avrebbe dovuto tenere oggi un intervento in una scuola. Amava i social network, sui quali non faceva mistero dei suoi sentimenti. Su Twitter, poche ore prima della morte, parlava di San Valentino, scrivendo: “Questa dovrebbe essere una giornata d’amore per tutti”. Su Instagram, invece, appena quattro giorni fa aveva pubblicato un’immagine contro la violenza sulle donne: “Mi sono svegliata in una casa sicura e felice questa mattina. Non tutti lo fanno. Schieriamoci contro lo stupro in Sudafrica. Rip Anene Booysen”. Il ricordo era dedicato alla 17enne Booysen, stuprata, mutilata e uccisa in un cantiere di Bredasdorp, il 2 febbraio scorso. Sul profilo di Instagram della ragazza compaiono alcune fotografie con lo sprinter sudafricano, e numerosi post in cui la giovane parla del suo amore.

IL COMPAGNO MOGAWANE: OSCAR SOTTO SHOCK. Il campione sudafricano per ora non ha rilasciato alcun commento pubblico, ma con lui è riuscito a parlare il compagno di squadra Ofentse Mogawane, citato dal giornale sudafricano City Press. “Il mio telefonino – spiega l’atleta – è stato inondato di sms e chiamate di amici che vogliono sapere se quello che hanno sentito in televisione è vero. Ho chiamato Oscar intorno alle 6 del mattino, ma non ha avuto molto da dire tranne che anche lui era in stato di shock”. “Conosco Oscar – ha continuato poi Mogawane – come una persona umile a cui è sempre piaciuto mantenere buoni rapporti con chi lo circonda. Quello che è successo è terribile e in questo momento lui ha bisogno di sostegno. La gente non dovrebbe affrettarsi a giudicarlo finché non avremo sentito la sua versione della storia”. Mogawane ha aggiunto che lui e Pistorius si stavano preparando per i Campionati del mondo di atletica leggera che si terranno ad agosto in Russia.

COMITATO PARALIMPICO NON COMMENTA. La notizia, come ovvio, ha fatto il giro del web in pochissimi minuti. Ma ancora nessun si sbilancia a esprimere giudizio. “Si tratta di una questione di polizia, con un’indagine formale ancora in corso. Dunque sarebbe inappropriato commentare questo incidente finché il lavoro della polizia non sarà concluso”, ha dichiarato il Comitato internazionale paralimpico. Nessun commento nemmeno dal Comitato olimpico sudafricano, che in una nota sottolinea di non sapere più di quanto è “di dominio pubblico, e cioè che c’è stata una sparatoria fatale in seguito a un errore di identità” da parte di Pistorius che ha scambiato la vittima per un ladro. “L’organizzazione – prosegue il comunicato – non è nella posizione di commentare l’incidente, se non esprimendo la più profonda vicinanza e le condoglianze alle famiglie delle persone coinvolte”.

SCONVOLTI EX COACH E SINDACO GEMONA. Anche dall’Italia, in particolare da Gemona, dove Pistorius si è preparato per i Giochi di Londra, sono arrivati commenti colmi di dolore e sconcerto. “Non l’ho mai visto violento. Non importa quanto fosse negativa la situazione, Oscar è sempre stato calmo e positivo. Anche se era stanco o nervoso era sempre estremamente gentile con le persone”, ha commentato Andrea Giannini, ex allenatore diell’atleta, augurandosi che si sia trattato “solo di un tragico incidente”. Giannini, intervistato da Associated Press, ha poi spiegato che la storia con la modella Reeva Steenkamp andava avanti da “alcuni mesi”. “Sapevo – ha aggiunto – che aveva avuto più di un flirt lo scorso anno”. Scioccato anche il sindaco della cittadina friulana, Paolo Urbani. “La notizia ha sconvolto me, ma anche l’intera Gemona e tutta la regione”, ha affermato, definendo Pistorius come una “persona deliziosa”. La notizia, aggiunge, “è stata uno shock enorme per coloro che lo conoscono. Sono stato svegliato questa mattina da una telefonata del suo manager generale, che mi ha chiamato per dirmelo in modo che non dovessi scoprirlo dai media”.

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